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Ancora minacce di morte a Fugatti

mer 28 giu 2023 14:06 • Dalla redazione

Il Consiglio provinciale e la Giunta esprimono solidarietà al presidente

TRENTO. Ancora minacce di morte all'indirizzo del presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti. A dare la notizia, in apertura di lavori del Consiglio provinciale, il consigliere provinciale Claudio Cia. La frase “Uccidi Fugatti – No Tav” e poi la stella a cinque punte delle Br sono apparse la scorsa notte sulle strisce pedonali dal polo scientifico dell'Università di Trento e dalla sede della Fondazione Bruno Kessler. Indaga la Digos, che ha svolto un sopralluogo sul posto.

Il consigliere Cia ha voluto esprimere davanti ai colleghi la piena solidarietà al presidente. "Viene minacciata l’istituzione provinciale stessa con queste scritte - ha affermato - e in fondo sono minacciati i trentini: pare che in Trentino non ci sia più la possibilità di amministrare la propria terra o avere un pensiero autonomo".

Il presidente Walter Kaswalder si è immediatamente associato a nome dell'intera assemblea legislativa e dopo di lui anche Roberto Paccher ha espresso solidarietà a Fugatti, affermando che non si può tollerare una violenza di questo tipo, atto ignobile e gravissimo.

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Il consigliere leghista si è augurato che la condanna ferma sia unanime da parte di tutte le forze politiche che siedono in Consiglio. Mara Dalzocchio ha giudicato che è ora di intervenire drasticamente di fronte a minacce come queste.

La solidarietà è prontamente arrivata anche dai banchi di minoranza: Luca Zeni ha chiarito che lo si è sempre fatto e non serve che il consigliere Paccher lo auspichi. Vicinanza a Fugatti anche da Pietro De Godenz, con l'auspicio che gli autori della violenza vengano individuati e denunciati. Luca Guglielmi ha detto che veder ricomparire il simbolo delle brigate rosse preoccupa molto. Altre parole di solidarietà sono seguite da Alessio Manica, poi Alessandro Olivi ha osservato che scrivere di notte quando nessuno vede è un atto vile. Vanessa Masè ha invitato la comunità a non sottovalutare fatti come questi. Alex Marini ha ricordato la relazione prodotta dal Forum per la pace all’inizio del 2022 sul linguaggio d’odio e la sua attività volta alla resa pubblica di essa. Non si dovrebbe agire - ha aggiunto - solo a fronte di atti intimidatori nei confronti della politica, ma nei confronti di tutti gli attori sociali vittime di atti intimidatori e violenza. Ugo Rossi ha raccontato di sapere cosa significa essere oggetto di minacce, dileggio e critica. La riflessione da fare è: attenzione a non fare il gioco di chi vuole arrivare alla notorietà. Attenzione a non scordare che ad agire sono persone d’intelligenza molto limitata e che è bene indagare approfonditamente e con poca visibilità mediatica. 

“Un altro atto vile e volgare, che richiede un’altra volta la più ferma delle condanne. Siamo vicini al presidente Maurizio Fugatti e continueremo ad esserlo”. Anche gli assessori della Giunta provinciale di Trento manifestano la loro vicinanza al presidente. “Governare - commentano gli assessori - significa anche assumersi delle responsabilità. La responsabilità di prendere delle decisioni per il bene di una comunità. Non possiamo accettare che nell’esercizio di questo dovere vengano meno i capisaldi della democrazia, che sono il rispetto anzitutto, delle regole ma prima ancora delle persone. Ecco, a Maurizio Fugatti, in particolare come persona e alla sua famiglia va tutta la nostra solidarietà ed il nostro appoggio”.



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