DIMARO. Marco Katzemberger, attuale vicepresidente dell’Azienda per il turismo della Val di Sole, non rappresenta più l’attuale maggioranza di governo e, perciò, il Comune ne chiede ufficialmente le dimissioni. A farlo è l’assessore al turismo Alessandro Fantelli che rende nota la lettera inviata nel luglio al presidente e ai membri cda di Apt con la quale evidenziava la questione.
Alla luce del mutato assetto politico, delineatosi con le elezioni amministrative di maggio, il Comune – si legge nella missiva - ha richiesto a Katzemberger di rassegnare le dimissioni dal cda - nel quale siede “come rappresentante comunale designato dall’amministrazione dell’ex sindaco Andrea Lazzaroni” - per consentire la nomina di un nuovo rappresentante in linea con l’attuale orientamento amministrativo.
Qualora Katzemberger decidesse di restare, l’assessore nella lettera precisa che “ogni sua futura posizione sarà considerata a titolo personale, senza valore istituzionale” e che ogni interlocuzione ufficiale tra Apt e Comune dovrà avvenire esclusivamente tramite l’assessore comunale competente.
“A distanza di tre mesi dalla lettera del Comune di Dimaro Folgarida e di 5 mesi dalle votazioni, Marco Katzemberger non ha ancora rassegnato le dimissioni dal CDA dell’Azienda per il Turismo, come richiesto dall’amministrazione insediata a maggio – commenta oggi Fantelli -. Un silenzio che pesa, soprattutto perché la sua nomina, avvenuta sotto il mandato dell’ex sindaco Andrea Lazzaroni, era espressione di una precisa maggioranza politica. Oggi, quel mandato non ha più legittimità rappresentativa.
L’Apt ha un ruolo strategico per la promozione e lo sviluppo turistico della Val di Sole. È un tavolo che dovrebbe essere rappresentativo, forte e credibile, capace di unire pubblico e privato in una visione comune. La scelta di non dimettersi e di restare in carica indebolisce l’ente, mina la fiducia istituzionale e crea un vulnus politico, di coerenza e trasparenza. Katzemberger avrebbe potuto dare prova di correttezza istituzionale, rimettendo il proprio mandato e candidandosi nuovamente come imprenditore alle elezioni della primavera prossima. Così non è stato. Con quale coraggio potrà ripresentarsi un domani come figura di riferimento per il turismo locale, dopo aver ignorato un atto formale e rispettoso da parte del proprio Comune?”

