TRENTO. In risposta alla Legge di Stabilità Provinciale 2026 (DDL 71), che copre le politiche della casa e del welfare, sono state rese note le proposte di modifica dei partiti.
Dieci i punti del ddl: mutui a tassi agevolati, soluzioni abitative per studenti e specializzandi, incremento di alloggi ITEA, eliminazione delle barriere architettoniche, copertura di banda ultra larga nelle valli e nei poli produttivi, contributi per lo sviluppo e l’innovazione manifatturiera, nuove comunità energetiche, sostegno all’economia agricola e zootecnia di montagna, cooperazione internazionale, abbonamento annuale per pendolari sull’autostrada del Brennero.
Dieci punti per dieci temi caldi.
Puntuale e attuale una delle proposte di emendamento del partito popolare Campobase, firmata da Francesco Valduga e dai consiglieri Chiara Maule, Roberto Stanchina e Michele Malfer, in risposta alle crescenti necessità dei giovani nell’affrontare la crisi abitativa: per il triennio 2026-2028,
un contributo a copertura degli interessi maturati su finanziamenti contratti con istituti di credito convenzionati per le spese relative alla prima casa.
In particolare, potrebbero accedere al contributo i residenti in Provincia di Trento da almeno 5 anni, che non siano proprietari di altre abitazioni sul territorio.
Il mutuo sarebbe concesso da banche e istituti di credito convenzionati con tasso fisso agevolato pari all’1,00 % annuo o tasso ridotto agevolato allo 0,70 % annuo per chi risultasse iscritto al momento della domanda a una forma pensionistica complementare convenzionata con Pensplan.
Per un importo totale compreso tra un minimo di 30’000 euro e un massimo di 150’000 euro per i single e di 250’000 per le coppie: una proposta concreta, su modello delle politiche abitative dell’Alto Adige, che andrebbe a vedere stanziati 5 milioni di euro nel 2026, 10 milioni nel secondo anno e 15 milioni nel 2028.
Da martedì 9 dicembre se ne discuterà in aula.

