PELLIZZANO. Dal 23 novembre all’8 dicembre, Pellizzano accoglie la mostra “Smile Working. Giovani al sicuro”, un’esposizione che unisce arte, partecipazione giovanile e cultura della prevenzione. Il percorso, allestito al municipio, invita il pubblico a esplorare in modo creativo e immediato i rischi presenti nella vita quotidiana, nel volontariato e nei contesti lavorativi.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Franco Demarchi e l’Ufficio sicurezza negli ambienti di lavoro della Provincia autonoma di Trento, nell’ambito del Piano di promozione e prevenzione provinciale 2023-2025. Un’iniziativa che mette al centro le nuove generazioni, coinvolgendole attivamente nella costruzione di messaggi, contenuti e strumenti di sensibilizzazione.
I giovani partecipanti – provenienti da sei Piani Giovani di Zona del Trentino (Alta e Bassa Val di Sole, Alto Garda e Ledro, Primiero, Trento e Arcimaga, Val di Cembra, Valle del Chiese) – hanno preso parte a un percorso partecipato che li ha portati a individuare 20 possibili situazioni di rischio.
Si tratta di contesti spesso sottovalutati o dati per scontati: dalle attività di volontariato alle dinamiche quotidiane, dalle piccole e grandi imprudenze fino alle condizioni potenzialmente pericolose nei luoghi di lavoro.
Queste esperienze e riflessioni sono state poi tradotte in immagini dall’artista Anna Formilan, che ha saputo interpretare i contributi dei ragazzi con uno stile visivo evocativo e fortemente comunicativo. Le illustrazioni diventano così un ponte tra linguaggi e generazioni, capaci di coinvolgere in modo diretto chi visita l’esposizione.
La mostra è accompagnata da una web gallery che consente di ampliare la fruizione dei contenuti e di portare il messaggio anche oltre i confini territoriali.
Un modo per rendere ancora più accessibile e condivisibile il lavoro svolto, invitando a una riflessione continua su come possiamo tutelare noi stessi e gli altri nei diversi aspetti della vita.
“Smile Working. Giovani al sicuro” vuole essere un’occasione per fermarsi a osservare, comprendere e discutere. Un invito rivolto a giovani, famiglie, volontari, operatori e cittadini di ogni età a interrogarsi sul concetto di sicurezza, promosso attraverso uno sguardo nuovo: quello delle ragazze e dei ragazzi che hanno contribuito alla realizzazione del progetto.
