VAL DI NON. Trovarsi insieme e ribadire con un gesto semplice il rifiuto di ogni forma di violenza: questo è l’obiettivo della Camminata rumorosa alla “Madonna Brusada”, organizzata con il patrocinio dei Comuni dell’Alta Val di Non.
Si partirà alle 14 dalla piazza di Seio, domenica 23 novembre, per celebrare l’imminente Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e ricordare che il rispetto e la libertà delle donne riguardano l’intera comunità.
Il luogo scelto, la bella località dei Pradiei dell’Alta Val di Non e in particolare la cappella della Madonna Brusada, ospiterà la terza edizione dell’evento. Un luogo non casuale: qui avvenne, agli inizi del Novecento, il femminicidio della giovane Orsola, rea di aver respinto un pretendente. La sua famiglia volle ricordarla con una cappella, che i parenti dell’assassino diedero alle fiamme per due volte.
Il simbolo della negazione di quel tremendo crimine diventerà, quindi, il luogo dove la comunità intera testimonierà una volontà diversa, assumendosi la responsabilità condivisa di essere parte attiva nella prevenzione della violenza e mostrando alle generazioni future che la libertà di scelta è il fondamento di ogni relazione e che un altro modo di amare è possibile.
Una camminata rumorosa perché rimanere in silenzio di fronte alla violenza vuol dire esserne complici e perché tutti insieme possiamo e dobbiamo essere una comunità educante.
Lo ha ricordato Gino Cecchettin, nella recente serata a Cles, ribadendo con parole posate ma incisive che la responsabilità del cambiamento non è delle sole istituzioni, ma di ciascuno di noi, nella scuola, nelle famiglie e nella comunità. Educare significa dare l’esempio e costruire relazioni rispettose, insegnare a riconoscere la violenza, contrastare quei modelli culturali di sopraffazione che la rendono possibile. La morte di Giulia Cecchettin ha segnato uno spartiacque di consapevolezza, nonostante ciò ad oggi in Italia avvengono ancora molti, troppi femminicidi: numeri inaccettabili, che possiamo scegliere di contrastare con la memoria, l’educazione, la responsabilità.
Durante il momento finale della manifestazione interverranno alcuni genitori, che condivideranno riflessioni e paure del difficile compito di crescere ragazze e ragazzi capaci di relazioni sane.
Il gruppo La “Voce per dirlo” offrirà una lettura espressiva sul tema e Jasmine Abram interpreterà alcuni brani musicali. Saranno presenti inoltre le Giustine Wemp, collettivo di ragazze e donne che lavora per portare attenzione alle questioni di genere in Val di Non e in Val di Sole e la “Rete per l’educazione alla parità di genere”, che raccoglierà firme per promuovere una legge di iniziativa popolare, che introduca nella scuola l'educazione relazionale alla parità di genere e al rispetto delle differenze. Il rinfresco di commiato sarà a cura dell’Associazione Mani Amiche di Sarnonico.
L'iniziativa è aperta a tutte e tutti per un momento di testimonianza comunitaria e far sì che la comunità diventi un luogo sicuro per ogni persona.

