CLES. Si sono conclusi ieri, con la visita all’ospedale Valli del Noce di Cles, gli incontri dell’assessore provinciale alla salute e politiche sociali Mario Tonina e del direttore generale di Apss Antonio Ferro con i dipendenti degli ospedali del Trentino. All’appuntamento erano presenti oltre alla direttrice dell’ospedale di Cles, Serena Pancheri, il dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento, Andrea Ziglio, la direttrice sanitaria di Apss Denise Signorelli con la direttrice amministrativa Rosa Magnoni, il presidente della Comunità della Valle di Non Martin Slaifer Ziller e la sindaca di Cles Stella Menapace. Lo scambio degli auguri natalizi all’ospedale di Cles è stato un momento di ringraziamento, riflessione e condivisione sul presente e sul futuro della sanità trentina.
Ad aprire l’incontro è stata la direttrice dell’ospedale valli del Noce, Serena Pancheri, che ha richiamato il valore umano del lavoro sanitario: «I numeri sono importanti e spesso crudi, ma da soli non raccontano davvero ciò che un ospedale fa. Il Natale per noi è l’occasione per fermarci e dire grazie. Un grazie che vogliamo rivolgere a tutte e a tutti: ai professionisti sanitari e amministrativi, ai pazienti che ogni giorno si fidano di noi, alla politica che disegna il nostro sistema sanitario, al Consiglio di direzione che si assume responsabilità, alle autorità locali che ci supportano. Un grazie a chi c’è oggi e a chi è andato in pensione nel 2025. Anche nei momenti di fatica, nelle arrabbiature e nei sorrisi, questo ospedale continua a essere una comunità».
Il direttore generale di Apss Antonio Ferro ha sottolineato il ruolo strategico dell’ospedale Valli del Noce nella rete sanitaria provinciale: «Cles rappresenta il terzo polo ospedaliero del Trentino, con eccellenze sia sul piano logistico sia su quello delle risorse umane, fattori che hanno una ricaduta concreta sulla presa in carico della popolazione.
La gentilezza e l’attenzione alle persone fanno la differenza: prendersi cura degli altri è ciò che, anche nella vita, rende davvero felici. Il 2026 segnerà la nascita di Asuit, un unicum a livello nazionale, un’azienda sanitaria universitaria diffusa sul territorio che renderà più attrattivo l’intero sistema, comprese le strutture territoriali come questa. Con il pieno sviluppo del DM 77 e delle Case della Comunità e con l’arrivo dei primi medici laureati a Trento, stiamo costruendo le basi per il futuro. A tutti voi e alle vostre famiglie, che vi sostengono in un lavoro che coinvolge completamente, rivolgo i miei più cari auguri di Buone feste e Santo Natale».
Nel suo intervento il dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali, Andrea Ziglio, ha collegato il momento degli auguri al percorso di riforma in atto: «Questi incontri sono importanti per guardare a quanto fatto e, soprattutto, per capire dove stiamo andando come servizio sanitario provinciale. Stiamo vivendo una stagione di grandi riforme che, per diventare realtà, devono camminare sulle gambe delle persone. Attrattività significa creare ambienti in cui si lavori bene e Asuit sarà anche questo: integrazione tra assistenza, formazione e ricerca, tra ospedale e territorio. Un’altra parola chiave è prevenzione: dobbiamo passare da un modello biomedico centrato sulla malattia a uno psicosociale, basato sulla presa in carico della salute. È una sfida intersettoriale che coinvolge sanità, scuola, sport e agricoltura e che punta a preservare il benessere delle comunità e a prevenire le patologie future».
L’assessore provinciale alla salute Mario Tonina ha ribadito il valore del lavoro svolto quotidianamente dagli operatori: «Il mio ringraziamento va a tutto il personale di questa struttura e a chi lavora nelle altre realtà del territorio. Non mi capita mai di sentire operatori dire di essere sottopagati, ma vedo ogni giorno un impegno fatto di passione e dedizione. La politica deve saper riconoscere questo valore e lo abbiamo fatto anche con la firma dei contratti, destinando risorse per confermare concretamente il nostro riconoscimento. Voi fate la differenza e lo dicono le persone che entrano in queste strutture. È dal vostro lavoro che chi fa politica e chi dirige trae la soddisfazione di aver fatto bene. Per il futuro ci attende la nuova Asuit, il lavoro sull’integrazione sociosanitaria e sulla prevenzione passi fondamentali per garantire benessere futuro e utilizzare al meglio le risorse».
Il presidente della Comunità della Valle di Non Martin Slaifer Ziller presente all’incontro ha affermato: «Mi unisco ai ringraziamenti anche a nome dei sindaci della Valle di Non e della Valle di Sole. Grazie all’assessore Tonina, al direttore Ferro e al dirigente Ziglio per il segno concreto di vicinanza ai territori. Un grazie sincero a medici, infermieri e a tutti gli operatori che tengono viva una struttura fondamentale, che permette alle persone di restare sui territori e di viverli pienamente. Grazie a tutti voi che ogni giorno tenete vivo questo ospedale».

