Salute Val di Sole

Inaugurata a Malé la nuova Casa della Comunità

Un presidio di prossimità per i 13 Comuni della Val di Sole, fulcro dell’integrazione tra sanità e sociale

Inaugurata a Malé la nuova Casa della Comunità

MALÉ. In Val di Sole prende forma un nuovo modello di sanità territoriale: con l’inaugurazione della Casa della Comunità di Malé anche il distretto nord dell’Apss dispone del suo primo presidio di prossimità, in linea con il DM 77 e con il percorso di riordino dell’assistenza territoriale. Alla cerimonia erano presenti il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, l’assessore alla salute Mario Tonina, i vertici dell’Apss e le autorità locali.

La Casa della Comunità serve i 13 Comuni della valle, oltre 15.500 abitanti, in un contesto già caratterizzato da una forte integrazione tra servizi sanitari e sociali. Nel territorio convivono infatti Casa della Comunità, Comunità di valle, servizi socioassistenziali e una AFT della medicina generale, sostenuti da una rete di ambulatori diffusi. A completare il quadro c’è il Punto socio sanitario di Pellizzano, che offre medicina generale e pediatria, continuità assistenziale, servizi infermieristici, riabilitazione, salute mentale, assistenza sociale e una postazione 118.

La struttura di Malé ospita il Punto unico di accesso (PUA), porta d’ingresso ai servizi sanitari e sociali, e riunisce medicina generale, pediatria, continuità assistenziale, diagnostica di base, specialistica, servizi infermieristici e amministrativi. Presenti anche servizi sociali, riabilitazione, salute mentale, consultorio, prevenzione, screening e vaccinazioni.

Centrale il ruolo degli infermieri di famiglia e comunità, che collaborano con medici e servizi territoriali nella presa in carico di persone con cronicità o fragilità. Particolare attenzione è dedicata alla medicina turistica, con presenze che superano le 8.000 persone.

La direttrice sanitaria Denise Signorelli ha sottolineato come la Casa della Comunità sia un presidio aperto e integrato, frutto del PNRR e di un percorso avviato nel 2023. I prossimi mesi vedranno il consolidamento organizzativo e l’avvio di un tavolo permanente con territorio e terzo settore. Daniela Zanon, direttrice delle Cure primarie, ha ricordato come la distanza dagli ospedali abbia favorito nel tempo una forte integrazione tra professionisti, servizi e volontariato.

Per il direttore generale Antonio Ferro, l’apertura rappresenta il compimento di un disegno avviato negli anni scorsi e rafforzato da un accordo innovativo con la medicina generale, che riorganizza le AFT e favorisce il lavoro integrato. Le Case della Comunità, ha aggiunto, sono un modello organizzativo che risponde all’invecchiamento della popolazione e all’aumento dei bisogni assistenziali.

Il dirigente generale Andrea Ziglio ha evidenziato il cambio di paradigma: non più solo il singolo, ma famiglia e comunità al centro della presa in carico.

La nuova Asuit sarà un’azienda unica e integrata, capace di portare innovazione anche nelle aree periferiche. Prevenzione e promozione della salute restano elementi strategici per la sostenibilità del sistema.

L’assessore Tonina ha ricordato come l’inaugurazione completi un percorso avviato nella precedente legislatura, rafforzando la sanità di prossimità e contribuendo a ridurre la pressione sugli ospedali. La collaborazione istituzionale, ha detto, è la chiave per servizi più vicini ai cittadini. In questo quadro si inserisce anche il progetto “Vivere la Salute in Val di Sole”, che integra prossimità, digitale e partecipazione.

Il presidente Fugatti ha ribadito la scelta strategica di mantenere e rafforzare i servizi nelle valli, lezione emersa con forza durante la pandemia. Il Trentino, ha affermato, può contare su professionalità riconosciute e su investimenti mirati, come la Scuola di Medicina e il nuovo Polo ospedaliero universitario.

Il presidente della Comunità di Valle Lorenzo Cicolini ha sottolineato la necessità di riempire la struttura di contenuti, rafforzando l’integrazione con l’area sociale. Il consigliere regionale Carlo Daldoss ha ricordato come l’invecchiamento della popolazione renda ancora più essenziale puntare sui servizi di prossimità.