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Mariano Volani, visionario acchiappasogni

dom 17 nov 2024 • By: Sandro de Manincor

Il ricordo di un grande imprenditore, pioniere della televisione privata italiana

Ho conosciuto Mariano Volani all’inizio della splendida avventura di TVA, televisione delle Alpi. Correva l’anno 1977 e l’offerta televisiva era limitata a due canali RAI e, per i più fortunati, Tele Capodistria che fece la fortuna degli antennisti dell’epoca chiamati a installare provvidenziali antennine.

Logico che la nascita di una Tv locale, la terza in Italia, anche se inizialmente limitata sia come orario sia come area, suscitasse scalpore e interesse. Sembrava fantascienza, tecnologica e creativa, e Mariano Volani me ne parlò con un entusiasmo spropositato e con una visione avveniristica che facevo fatica a capire. Riuscì così a coinvolgere fior di personaggi del mondo manageriale, politico e artistico e organizzò il primo compleanno dell’emittente a Castel Toblino con la partecipazione di famosi attori e attrici, giornalisti nazionali. Pensava sempre in grande Volani.

Ne rimasi affascinato e, nonostante l’offerta economica quasi simbolica, accettai di far parte della squadra. Il regista allora era Paolo Todisco, pittoresco personaggio romano, e io, come cameraman fui spedito in ogni angolo a seguire, fra le altre cose, i successi internazionali della squadra di pallamano di Rovereto, altra sua vincente creatura, o i lavori di architettura della sua avveniristica azienda.

Mariano compariva negli studi televisivi alle ore più impensate, spesso a notte fonda, sempre elegante e brillante, si informava, mi ascoltava, si sedeva al pianoforte che suonava benissimo e, accompagnato dalla musica, dava il via a coinvolgenti racconti, a idee, a sogni. Impossibile non diventarne complice.

Mi presentò il direttore di Rete Globo do Brasil, l’attrice Sonia Braga regina delle telenovelas, Silvio Berlusconi e altri vip come fossero i vicini di casa. Si tirava tardi, ma era avanti, fin troppo per noi comuni mortali. Credeva nelle persone e offriva loro le occasioni. L’ho capito quando, dopo un anno di assenza per il servizio militare rimandato per studi, mandò il suo autista a prendermi direttamente in caserma il giorno del congedo per stare insieme a pranzo e ubriacarmi di progetti, di visioni, e delle fantastiche opportunità di successo che il mondo offriva.

Divenni il nuovo regista e poi il responsabile degli studi di TVA che nel frattempo era cresciuta, impegnando una cinquantina di persone e diventando l’emittente più seguita; fece appendere sopra la mia postazione in regia un cartello con scritto: “Ricorda, 200mila persone stanno guardando ciò che fai”. - Uno stimolo e una lezione che non dimenticherò mai. Continuai poi a Milano a Retequattro a cui TVA si affiliò, e successivamente a Telemontecarlo e rincontrai Mariano per collaborare ad una iniziativa particolare: l’intervento in diretta streaming dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi dal suo studio al Quirinale verso Venezia dove si svolgeva un convegno sulla Privacy gestito dall’allora garante Stefano Rodotà. Si tratta di 25 anni fa e Mariano mi parlò di TV Planetaria e della possibilità di trasmettere in tempo reale grazie ad una rete in tutto il mondo.

Insomma quello che oggi, grazie a internet è cosa normale, lui lo aveva visto, come sempre, in anticipo. Le occasioni di incontro si sono fatte sempre più rare anche se non mancava di complimentarsi con me per i risultati raggiunti, merito sicuramente delle sue visioni. Si ricordava anche di quando negli anni ‘80 lo chiamai per rincuorarlo, mentre stava attraversando qualche difficoltà e parecchi finti amici erano fuggiti, e forse anche per questo ci siamo dati sempre del tu e chiamati per nome.

Come vecchi amici o come fidati complici. Grazie Mariano. Non basta un libro per raccontare le cose che hai fatto, e che mi hai fatto vivere, ma su tutto non dimenticherò mai il tuo sorriso, il tuo infinito altruismo e il tuo essere un vero acchiappasogni.


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