sab 26 ago 2023 17:08 • By: Giacomo Poletti
Si chiude in modo eccezionale un’estate comunque molto calda se rapportata alle medie degli ultimi 50 anni
Quest’ultima settimana di agosto ha spinto di nuovo un po’ più in là i record climatici per le valli del Noce, chiudendo in modo eccezionale un’estate comunque molto calda se rapportata alle medie degli ultimi 50 anni, ma invece clemente e all’apparenza persino fresca (solo) se rapportata alla straordinaria stagione 2022. Lo si sente ripetere spesso ormai dai media, l’escalation verso il caldo sta accelerando.
I dati servono per comprendere la salita: ormai ogni pochi mesi si assiste a un qualche record di temperatura, sempre verso l’alto. Spesso si tratta di piccoli “stepâ€, magari persino difficili da percepire nelle stagioni intermedie (dai record di minima notturna più alta, alla temperatura media giornaliera più elevata, passando per fenomeni invece più evidenti come la grandine dai diametri giganti). Nei giorni scorsi le stazioni di Meteotrentino hanno visto un picco di +33.9° a Cles (Maso Maiano) martedì 22 e di +33.0° a Malè mercoledì 23.
Consultando gli archivi, queste temperature solo per poco non sono da record per l’ultima decade di agosto: i meteorologi infatti usano suddividere i mesi in tre parti (le “decadiâ€, appunto) per valutarne le statistiche. Cominciamo col dire che l’ondata di caldo nelle valli del Noce non ha portato a dei record assoluti per agosto solo perché verso fine mese l’irraggiamento solare comincia ad essere in netto declino, con una perdita di oltre due ore e un quarto di luce rispetto a fine giugno. Eppure mai, nelle serie storiche, c’erano stati così tanti giorni oltre i 30° nell’ultima decade del mese confermando quindi la tendenza climatica di una “estensione†temporale della stagione calda. A livello di picchi estremi, a Cles (dati dal 2012, quindi parliamo di una serie piuttosto ridotta) fece più caldo il 21 agosto 2012 (+34.5°) mentre a Malè (dati dal 1993) la misura si piazza al terzo posto: il record dell’ultima decade resta il +34.0° del 22 agosto 2003, seguito dai +33.2° del 26 agosto 2011.
Salendo di quota, per avere un termine di paragone, i +16.9° di cima Presena toccati giovedì 24 agosto si piazzano invece al terzo posto assoluto di tutta la serie storica dietro ai +17.6° del 26 luglio 2012 e dei +17.2° del 20 agosto dello stesso anno. Salendo ancora in altezza, l’anticiclone si è rilevato invece del tutto straordinario tanto da siglare i nuovi record nazionali di altezza dello zero termico in Svizzera (5298 metri a Payerne) e in Italia (5328 metri a Novara) entrambi misurati con dei palloni sonda che vengono lanciati ogni 12 ore dagli aeroporti ormai dagli anni ‘50.
Se questa massa d’aria fosse arrivata a fine giugno, avremmo sicuramente infranto ogni valore fin qui conosciuto. A soffrirne intanto, ancora una volta, sono i ghiacciai (o meglio quel che resta di questi apparati, ormai “morti†perché ogni anno sempre in bilancio negativo indipendentemente dalla quantità di neve invernale). Fasi con lo zero termico oltre i 5000 metri e aria abbastanza umida riescono a fondere quantità di neve e ghiaccio corpose. Ad esempio, sempre ai 3015 metri di cima Presena (quindi in piena quota “ghiacciaiâ€) le minime notturne non sono mai scese per una settimana al di sotto dei 6°.
Come noto, nei prossimi giorni le cose cambieranno bruscamente: in arrivo c’è aria atlantica che ci riporterà per qualche ora persino sotto le medie del periodo, prima di una lieve ripresa su valori normali o di nuovo caldi dai primi di settembre. Attenzione però, perché i temporali forti, purtroppo, sono una probabilità non remota: i primi potrebbero affacciarsi in Val di Non già al pomeriggio di sabato 26, oltre a domenica 27, quando l’intera giornata potrebbe essere a rischio di fenomeni intensi (attenzione) in caso anche con grandine annessa.
Il vero “break†nelle temperature però lo avremo domenica sera e tutto lunedì, quando si attendono piogge corpose con temporali via via meno pericolosi lunedì in giornata, ma sempre in possibile agguato. Lunedì sarà davvero netta la sensazione di rinfrescata durante le piogge: basti pensare che le massime a Cles dovrebbero scendere dai 33° di questi giorni a valori sotto i 20° per qualche giorno!