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Le sfide del 2021: ambiente, cultura, economia, politica, salute, sport

Ripartiamo per avvicinare i giovani agli sport invernali

lun 15 feb 2021 12:02 • By: Fabrizio Brida

Angelo Dalpez, vicepresidente FISI ci parla delle sfide sportive del 2021

Angelo Dalpez con gli atleti azzurri

Di neve ce ne sarebbe in abbondanza. Le piste sarebbero tirate alla perfezione e scendere dai crinali imbiancati con gli sci ai piedi regalerebbe le emozioni uniche di uno spettacolo puro.

Per il momento, però, gli impianti rimangono chiusi. E il problema non riguarda solamente il turismo, ma anche gli atleti che praticano sport invernali.

«Quest’anno la situazione è difficile – racconta Angelo Dalpez, vicepresidente vicario della Fisi (Federazione Italiana Sport Invernali) –. A livello federale viviamo giorno per giorno, in attesa delle decisioni governative. Le difficoltà maggiori interessano soprattutto il giovanile, visto che a livello agonistico ci si è sempre potuti allenare, sia in palestra che fuori. Il problema ha riguardato le categorie minori, la cui attività ha preso il via da poco».

Ora tutte le categorie hanno potuto riprendere con gli allenamenti. E anche le manifestazioni non hanno limiti di partecipazione, visto che per ogni categoria possono esserci fino a 150 partecipanti. Naturalmente vanno sempre rispettate le disposizioni che riguardano il distanziamento, l’uso della mascherina e tutti gli accorgimenti utili ad evitare il contagio.

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L’aspetto critico, dunque, è l’apertura degli impianti, prevista per il 17 febbraio. Attualmente solo una decina in tutto il Trentino sono accessibili, tra cui Folgaria, Tonale, San Pellegrino, Pampeago, qualche pista anche a Peio e in Paganella. La speranza (e la sfida) per quest’inverno particolare è che si possa tornare quanto prima a sciare – in tutta sicurezza – sui nostri monti.

«Ci farebbe piacere, ora come ora, che tutti gli impianti aprissero almeno una pista per consentire gli allenamenti. Anche la Federazione, infatti, risente di questa situazione – prosegue Dalpez –. Se i piccoli non possono allenarsi, non partecipano nemmeno alle gare. Speriamo che presto si riapra».

Quale sarà, poi, il futuro degli sport invernali una volta che la situazione sarà tornata a una nuova normalità? «Cercheremo delle formule per sensibilizzare e far avvicinare i giovani agli sport invernali tramite convegni, incontri a scuola, portando magari anche dei campioni per invogliare a provare lo sci – rivela Dalpez, che è anche presidente della commissione STF (Scuola Tecnici Federali) –. I grandi eventi come i mondiali di Cortina e poi le Olimpiadi speriamo possano dare una mano in questo senso. Vogliamo spingere anche sulle specialità minori come lo sci di fondo, il salto e la combinata nordica. Devo dire che comunque, in generale, c’è un risveglio di queste discipline. Stiamo cercando inoltre di dare una mano agli sci club minori per fare in modo che possano svolgere l’attività anche senza un vero e proprio allenatore, ma con una figura esperta di sci che possa accompagnare i più piccoli, visto che i profili professionali sono limitati».

Se la situazione lo consentirà, l’anno prossimo riprenderanno i corsi di aggiornamento dei vari allenatori e i corsi per maestri di sci. La Federazione, quindi, si farà trovare pronta.

Angelo Dalpez, invece, che è stato protagonista di un piccolo incidente sul ghiaccio che gli ha procurato la frattura del polso, per quando sarà pronto? «Devo tenere il gesso ancora un mesetto – fa sapere il vicepresidente Fisi – ci sarò alle gare di Coppa del Mondo in Val di Fassa. Ci vediamo presto».



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