mer 11 ago 2021 10:08 • By: Lorena Stablum
Giovanazzi: «La misura ha aiutato un settore in forte crisi come l'edilizia»
Una misura utile, che certamente ha rilanciato il settore
dell’edilizia fortemente in crisi. L’ordine
degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di
Trento dà un giudizio, nel complesso, positivo del SuperBonus 110%, l’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio al
fine di incentivare interventi di efficientamento energetico e antisismico e
promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici. Anche se non manca qualche
punto critico, come precisa il presidente dell’ordine Marco Giovanazzi. “Stiamo lavorando molto e sicuramente questa
norma ha dato una mano a un settore fortemente in crisi – commenta infatti
l’architetto che sta seguendo un cantiere anche a Marilleva 900 -. C’è tutto un patrimonio edilizio, costruito negli
anni ’60, ’70 e ’80, che è incongruo dal punto di vista energetico e sismico
che aveva davvero bisogno di essere riqualificato. La ratio non è quella di
andare a rispondere a un bisogno abitativo, ma vuole incidere su quella parte
del patrimonio edilizio che è poi quella che presenta una vera necessitÃ
d’intervento. Pensiamo a Marilleva, dove probabilmente non sarebbero partiti
lavori di riqualificazione energetica senza il SuperBonus. Va detto anche che
il legislatore ha voluto che la riqualificazione del patrimonio immobiliare
fosse accompagnata da una riqualificazione rispettosa dell’ambiente e che non
vada a stravolgere il patrimonio immobiliareâ€.
Fin qui i lati positivi, che si accompagnano però a qualche criticità . “La norma è per certi versi complessa e delicata – ammette quindi Giovanazzi -. Ci sono alcune questioni irrisolte sull’erogazione del contributo da parte dell’Agenzia delle Entrate e nello stabilire lo stato legittimo dell’immobile. Quest’ultimo aspetto ha reso molto difficile istruire le pratiche. Stabilire se un immobile presenta una difformità , anche piccolissima, sembra facile ma in realtà non lo è sempre. I Comuni, soprattutto nei casi degli edifici più datati, mancano di documentazione. Fortunatamente, in Trentino non si presentano grossi casi di abusivismo edilizio e lo Stato e la Provincia, con l’assessore Mario Tonina, sono riusciti a semplificare l’iter in questo sensoâ€.
I primi cantieri stanno partendo e un altro problema che sta emergendo è legato alla reperibilità di imprese edili, di maestranze e del materiale, che peraltro ha subito un notevole incremento nei prezzi. “È il contraltare negativo di questa misura – aggiunge infatti il presidente Giovanazzi -. Tutte le ditte oggi sono occupate e non si trovano i materiali anche se il caro prezzo non è dovuto solamente al 110%. Le scadenze sono ravvicinate, i lavori devono essere completati molto in fretta, per questo speriamo in un prorogaâ€.
Ma quali saranno gli effetti a lungo termine? Per Govanazzi saranno sicuramente positivi, anche se dice “prevedere il futuro è difficileâ€. “Il 110% rappresenta una svolta decisiva per l’edilizia – conclude -. Senza questa misura, si correva il rischio di una desertificazione di aziende edili, che stavano per chiudere per sempre. Ora possono contare su nuove entrate, liquidità e la filiera potrà ripartire con il beneficio di tuttiâ€.