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Il turismo di domani, idee per il dopo Coronavirus

La pandemia ci costringe a cambiare e cambieremo

mer 29 apr 2020 11:04 • By: Alberto Mosca

La Strada della mela punta sul turismo della natura e della cultura

Il momento è difficile, ma ciò non toglie che dobbiamo cominciare a ripensare il futuro. Anche a partire dalla riforma del turismo proposta dalla Giunta provinciale. “Sulla fusione – spiega Andreas Sicher, presidente Strada dei sapori delle valli di Non e Sole - ci sono tante ipotesi, ma tutte da verificare, anche alla luce degli effetti della pandemia. Da parte nostra, direi che siamo facilitati per certi aspetti, dato che da tempo agiamo su entrambe le Apt, della Val di Non e della Val di Sole. Di fatto noi la fusione l’abbiamo già fatta e quindi questo processo potrebbe darci un vantaggio. Le realtà delle due valli sono molto differenti, di impostazione diversa: noi contiamo su un turismo fatto di natura e cultura, direi pensato ‘ad personam’, mentre la Val di Sole fa di più in termini di numeri.

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Ora vedremo come evolveranno gli scenari”.

Appunto: l’emergenza Covid-19 sta stravolgendo il mondo intero, ma è anche vero che proprio per questo si impone una visione strategica per il futuro del turismo anche in Val di Non: quali sono quindi le priorità? “Le carte da giocare – prosegue Sicher - per la Val di Non sono molto forti, a partire da un contatto diretto con la clientela, grazie alla presenza di strutture piccole e familiari: credo che questo possa essere un vantaggio. Per un anno o due ci dovremo scordare la massa, anche con la clientela straniera come quella ad esempio dell’est Europa, con i mercati congelati”.

E come la Strada della mela e dei sapori si muove per mantenere la barra diritta? “Cerchiamo – conclude Sicher - una vicinanza totale con i soci, con la comunicazione, specie sui social; per far sentire le persone vicine ai soci, li aiutiamo nelle offerte di shop online. Se tutto va bene, la fase 3, quella di ricostruzione, che interessa a noi del terziario, sarà un po’ più lunga, contando di ripartire per la fine di giugno. Con ogni probabilità con una impostazione che cambierà, perché tutto cambierà, dalla sala da pranzo alla garanzia di tranquillità dell’ospite: senza una totale sicurezza non si potrà fare turismo nei prossimi anni” 



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