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SOS Acqua

Chiare Fresche et dolci acque *

gio 30 dic 2021 11:12 • By: Emiliana Voltani

L'acqua rappresenta l'umanità

Queste parole del Petrarca evocano in me sensazioni precise: la trasparenza dell’acqua, la freschezza e la dolcezza, non riferita tanto al suo PH o gusto, ma alla dolcezza che trasmette quando si è immersi in un mare calmo o in una accogliente vasca da bagno. L’ACQUA rappresenta l’umanità: può essere benefica, amica, fedele, ma anche malvagia, trasformarsi nel peggior nemico, a testimonianza che nel Creato tutto è simile, tutto è duale. Noi siamo composti per il 70% di ACQUA. ACQUA come fonte di Vita: la vita viene dall’acqua, titolava un libro che lessi in adolescenza. Senza acqua non c’è vita: si potrebbe vivere a lungo senza cibo, ma non senza acqua, composta da idrogeno e ossigeno, dunque indispensabile per tutte le nostre funzioni vitali.

ACQUA, Madre nostra: ci dà la vita e ci accompagna lungo tutta la vita. È il bene più prezioso presente sul Pianeta: ci aiuta nelle nostre abluzioni, in cucina, nell’igiene, per costruire. Con l’avvento, decine di anni fa della rete idrica pubblica, del rubinetto e dello sciacquone ad ACQUA, ci siamo allontanati dalla sua unicità, specificità e preziosità, quasi fosse automatico premere un pulsante ed ottenerne l’erogazione. Dobbiamo, TUTTI recuperare la consapevolezza che non è così, che non va sprecata: insegniamo dunque ai nostri bambini a chiudere i rubinetti, usiamone meno per orti, giardini e campagne… gli ortaggi e i frutti non devono essere gonfi di acqua, altrimenti possono marcire più facilmente. Ci avete mai pensato? ACQUA come alimento principale: dona ossigeno ai nostri organi, fluidifica il sangue, rigenera le viscere e ogni nostra cellula, ci pulisce dentro e fuori. Indispensabile per la preparazione di cibi salutari, quali zuppe, minestre, infusi e tisane. Come ci insegnò l’Abate Kneipp, l’acqua è terapeutica nel rimuovere “cattivi umori”, tossine, per riequilibrare il sistema cardiocircolatorio e linfatico, per depurarsi. Non tutte le acque sono uguali: personalmente preferisco l’acqua corrente a quella imbottigliata perché è VIVA E DINAMIZZATA.

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Buona regola è perciò utilizzare bottiglie in cristallo, senza piombo, che ristrutturano l’acqua. Seguendo la mia passione dello spingermi “oltre”, mi piace qui accennare brevemente agli studi dell’immunologo francese Jacques Benveniste che, nel 1998, pubblicò sulla rivista “Nature” un trattato per dimostrare l’efficacia dei rimedi omeopatici, introducendo il concetto di MEMORIA DELL’ACQUA, la proprietà attribuita all’acqua di conservare il ricordo delle sostanze in essa diluite. La teoria fu addirittura approfondita dal Nobel per la medicina Luc Montagnier. Da studi successivi, fu osservato che l’ACQUA agisce come recettore in grado di memorizzare frequenze d’onda e come trasmettitore delle stesse. L’emissione di onde a bassa frequenza fu confermata proprio da Montagnier, come risultato di suoi vari esperimenti. Fu poi la volta dello studioso giapponese Masaru Emoto, (1943-2014) che volle dimostrare come la coscienza umana fosse in grado di modificare le strutture dell’acqua. Egli osservò e fotografò con un apparecchio chiamato M.R.A. (Magnetic Resonance Analyzer) che le strutture cristalline risultano armoniche e simmetriche se a contatto con stimoli positivi (preghiere, parole d’amore, musica classica), mentre se a contatto con parole d’odio, programmi violenti, musica heavy metal si trasformano in strutture caotiche. Andando ancora oltre, Emoto “fotografò”, immortalandole, strutture d’acqua durante le preghiere e meditazione. Ecco che forse si apre un capitolo riguardante le acque sacre, le acque sante e le acque miracolose. Secondo i suoi studi, le vibrazioni positive della gratitudine e dell’amore possono essere trasmesse, attraverso le nostre intenzioni, ai corsi d’acqua che attraversano Paesi non in PACE. Facendo ascoltare all’acqua la sinfonia N. 40 di Mozart, la struttura mostrava una figura armoniosa, al contrario appunto dell’ascolto di musica “heavy metal”. Ecco aprirsi molti spunti per la continuazione degli studi sulla memoria dell’acqua, che darebbero ulteriore credito e importanza alla musicoterapia, all’omeopatia, a pensieri e discorsi positivi. Si aprono scenari interessantissimi tutti partendo dall’ACQUA, dalla sua memoria, dai suoi cristalli, dalla sua capacità di recepire e ridistribuire messaggi. Ecco perché è importante, dato che noi siamo per tre quarti acqua, non sottoporsi a stimoli negativi: no all’ascolto di trasmissioni di basso profilo ove i personaggi litigano, no all’ascolto di notizie negative, no all’ascolto di cattiva musica. L’acqua di cui siamo composti memorizza tutto ciò e lo elabora, trasmettendo ai nostri organi vibrazioni dissonanti che creano disequilibrio. Alla base di questi studi vi è l’applicazione ai rimedi vibrazionali di Bach e dei fiori australiani, che si basano anche su questo. Ribadisco dunque l’importanza di preservare e non sprecare il bene più prezioso che abbiamo in Natura, di vivere in un ambiente protetto da discorsi e proclami violenti e negativi e tutta la nostra vita e del Pianeta potrebbe trasformarsi, curata da acque caricate di positività. Questo lo dobbiamo prima a noi e poi alle generazioni future: educhiamo i bambini ai canti, alla bella musica, immergiamoli nella Natura e l’ACQUA che li compone trasmetterà loro BELLEZZA - BENESSERE - GIOIA - SALUTE.

Termino con l’accenno di una poesia a me molto cara, scritta dall’amico Fabrizio da Trieste, ricordandoci del patrimonio di fontane che abbiamo nelle nostre Valli, come pure in tutta Italia.

“na goza ...doi goze...en colp de sanglot

la vecla fontana l’è morta stanot”.


* Questo articolo ha solo scopo informativo e non intende fornire consigli medici o terapeutici. Ogni decisione relativa all’inizio/cessazione/modifica nell’assunzione di farmaci dev’essere presa solo dopo consiglio del medico. L’Autore dell’articolo non risponde di eventuali problemi causati dal fatto di non aver seguito questa raccomandazione.

 




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