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Dopo Covid: turismo nelle Valli del Noce

Joy: un futuro su cui investire

ven 09 ott 2020 13:10 • By: Alberto Mosca

I fondi provinciali e un nuovo cda, dopo una buona estate

L’estate di Joy Val di Non Alps volge al termine con una sostanziale tenuta. “Finora - commenta il presidente Ivan Larcher - abbiamo incassi per 60.000 euro, di cui la metà nel solo mese di agosto. Settembre sta andando bene e confidiamo di chiudere a ottobre sui 70.000”.

Niente male se pensiamo alle premesse post-Covid e alle stagioni record precedenti, con i 90.000 euro del 2019 e i 75.000 del 2018. “Abbiamo recuperato parte del gap - continua Larcher - con una buona affluenza della clientela tedesca, possiam dirci contenti”.

Autoroen Aprile

Soprattutto, dopo qualche mese di incertezza, due importanti nodi si sono sciolti nelle ultime settimane: il primo, fondamentale per la vita della società, era legato al finanziamento provinciale di 1,5 milioni di euro, essenziale per dare sostanza al piano di investimenti triennale: ora l’ufficialità c’è e gli interventi di sviluppo degli impianti sciistici della Predaia, della Mendola e del Monte Nock potranno partire. “Siamo partiti - conclude Larcher - con i primi incontri con gli Sci Club per la palestra all’aperto al monte Nock”.

Inoltre, Joy conta da settembre su un Cda che si è rinnovato, con i volti nuovi di Marino Fanti e Marcello Grossi, che si aggiungono al confermato presidente Ivan Larcher, a Nicola Sicher ed Elisa Albasini; con un sentito ringraziamento ai due consiglieri uscenti, Giuseppe Larcher e Federico Springhetti.  



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