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Gli studenti del Pilati «restauratori» a Punta Linke

ven 15 gen 2021 19:01 • By: Lorena Stablum

Ricostruiranno le parti mancanti del motore della teleferica

Un’occasione per conoscere e approfondire un capitolo di storia ancora molto presente sul territorio della Val di Sole e della Val di Peio e, nel contempo, completare l’opera di restauro di Punta Linke. Il progetto di collaborazione nato tra la Soprintendenza per i beni culturali della Provincia, il Comune di Peio, accanto al Museo «Pejo 1914-1918 La guerra sulla porta» e l’Istituto tecnico economico e tecnologico AC Pilati di Cles è un bel modo – innovativo e «fuori dagli schemi» – per avvicinare gli studenti alla storia del primo conflitto mondiale. La collaborazione, definita da un accordo che la giunta del comune di Peio ha approvato in questi giorni, affida ai ragazzi dell’istituto la realizzazione dei pezzi mancanti del motore che azionava la teleferica di collegamento tra Cogolo di Peio e il Coston delle Baracche Brusade. Il coinvolgimento degli studenti dell’Istituto, da un lato, permetterà la completa ricomposizione del motore, ripristinandone anche il funzionamento manuale, e, dall’altro, consentirà ai ragazzi di acquisire, oltre che competenze tecniche e meccaniche, anche nozioni di storia e di conservazione e restauro.

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Il macchinario – un motore monocilindrico Munchen -Sendling modello W-E, matricola 6097, a gasolio o nafta, della potenza di otto cavalli - è stato rinvenuto, sebbene incompleto, smontato in pezzi e dislocato in vari punti dell’apprestamento militare, nel corso dell’indagine archeologica iniziata nel 2009. Nel 2012 la Soprintendenza ha quindi portato a valle i diversi elementi appartenenti al motore affidando il restauro conservativo a una ditta specializzata nel settore della conservazione dei manufatti metallici. L’estate seguente il motore è ritornato in quota, ricomposto e riposizionato sul basamento originario ancora integro.

Punta Linke, a 3.629 metri di altitudine, fu durante la Prima Guerra mondiale un centro austro ungarico nevralgico nel settore dell’Ortles – Cevdale. Dotata di un doppio impianto teleferico, realizzato nel 1917, la stazione di transito era collegata da una parte a Cogolo, nel fondovalle della Val di Peio, e dall'altra al Coston delle barache brusade verso il Palon de la Mare, nel cuore del ghiacciaio dei Forni. Il vicino Rifugio Mantova al Vioz era allora sede del comando di settore. Al termine delle ostilità il presidio venne abbandonato, lasciando sul posto un’ingente quantità di materiale di ogni tipo, che il ghiaccio e le particolari condizioni climatiche hanno conservato fino ai giorni nostri.

Inaugurata nel 2014, Punta Linke è diventata oggi un luogo della memoria della Grande Guerra, probabilmente il più alto in Europa, ma sicuramente tra i più affascinanti ed emozionanti anche grazie a un itinerario di visita dal grande impatto emotivo e fedele a quella che fu la realtà storica. Il sito, che negli anni ha saputo richiamare centinaia di visitatori suscitando grande interesse, trova così una nuova occasione di valorizzazione e di studio. 



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