mer 19 feb 2025 09:02 • Dalla redazione
Alla FEM con grande partecipazione di pubblico il punto con gli esperti alla 17^ Giornata tecnica
SAN MICHELE. Vite e vino in Trentino sotto la lente alla Fondazione Edmund Mach nell’ambito della 17esima Giornata tecnica della vite e del vino.
Al centro dell’incontro temi di interesse e attualità per il mondo vitivinicolo, con duecento persone in presenza e un centinaio collegate online. Dalla produzione e qualità delle uve e dei vini alla difesa dalle principali avversità, dal cambiamento del quadro varietale dovuto all'aumento delle temperature alla nutrizione della vite in relazione ai diversi suoli viticoli.
In apertura è intervenuto il direttore generale Mario
Del Grosso Destreri che ha sottolineato l'importanza di questa giornata che
rappresenta un momento di confronto e aggiornamento, ma anche un'occasione
preziosa per riflettere sul ruolo cruciale che la viticoltura riveste per il
territorio; “un settore - ha evidenziato Del Grosso Destreri - che è parte
integrante della nostra storia e della nostra identità”.
L’annata 2024 in Trentino è stata contraddistinta da un andamento climatico che
ha fortemente influenzato lo sviluppo della vite, la pressione di alcune
malattie e di conseguenza la gestione fitosanitaria e agronomica dei vigneti.
Significativa la quantità di pioggia: nel periodo da aprile a settembre sono
caduti più di mille mm, con accumuli record nelle fasi più delicate di maggio e
giugno. La produzione di uva in provincia è stata comunque in linea con la
media degli ultimi dieci anni, anche se in calo rispetto agli ultimi due. Le
rese hanno subito una contrazione, soprattutto per le varietà a bacca bianca
più coltivate, Pinot grigio e Mȕller
Thurgau, e in minor parte Chardonnay, per gli effetti negativi soprattutto
fisiologici (minor fertilità, grappoli più spargoli o danni da malattie
fungine). La pressione della peronospora è stata molto alta, sia in zone di
fondovalle che in collina; la difesa fungicida preventiva ha dato in generale
dei risultati molto buoni ma è stata molto impegnativa, soprattutto nel
biologico, e ha richiesto più del solito precisione e tempestività. I dati sui
monitoraggi sulle malattie da fitoplasmosi indicano significativi miglioramenti
sul territorio sia come diffusione nei vigneti che come incidenza.
L’evento, moderato da Alberto Gelmetti, responsabile dell’Unità viticoltura del
Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Mach, è stato trasmesso in
diretta streaming sul canale youtube FEM.
Sono intervenuti Rolando Del Fabbro, Mauro Zuanazzi, Duilio Porro, Mario
Malacarne e Federico Bruni del Centro Trasferimento Tecnologico FEM, Roberto
Zorer del Centro Ricerca e Innovazione FEM e Carlo Duso
dell’Università degli Studi di Padova.
Acari utili contro acari dannosi
Una tema che necessita di particolare attenzione a breve termine è la
salvaguardia e la proliferazione degli acari utili (fitoseidi), fondamentali
per il contenimento degli acari dannosi.
In particolare la conoscenza degli effetti collaterali delle molecole
maggiormente impiegate sugli antagonisti naturali degli acari fitofagi diviene
fondamentale in un contesto di difesa integrata. Un ulteriore fattore in gioco
è rappresentato dai cambiamenti climatici e in particolare dal riscaldamento
globale. L'aumento della temperatura può esercitare effetti differenziali sia
sugli acari fitofagi sia sugli acari predatori modificando la composizione
delle comunità e i conseguenti rapporti tra specie.
Flavescenza dorata e legno nero
A seguito delle analisi molecolari di laboratorio si conferma che tra le
due malattie non esistono sostanziali differenze e che nella quasi totalità dei
casi gli organi interessati dall’evidenza sintomatica sono più di due. Lo
studio svolto in un’area di collina, in collaborazione con Cavit e Cantina Mori
Colli Zugna, in cui nel recente passato erano state individuate entrambe le
fitoplasmosi, ha rilevato che le prime comparse di piante sintomatiche nel 2024
non sono state relativamente precoci e che le prime evidenze delle analisi
hanno rilevato la presenza di Legno nero. I primi casi di Flavescenza sono
stati individuati a partire da fine luglio.
Suoli viticoli trentini e nutrizione della vite
Si è parlato degli elementi per una corretta nutrizione della vite che deve
essere effettuata in relazione ai contesti di suolo, agli obiettivi enologici e
alle forti variazioni dovute alle diverse stagionalità.
I suoli viticoli del Trentino sono caratterizzati, infatti, da una certa
complessità che condiziona gli aspetti agronomici nella gestione viticola,
soprattutto dal punto di vista delle disponibilità di macroelementi,
microelementi e dell’acqua. Temperature e distribuzione delle piogge molto
differenti nel corso della stagione vegetativa vanno ad influenzare
notevolmente l'assorbimento e il trasporto dei nutrienti all'interno della
pianta.
Analisi dei cambiamenti varietali in Trentino
Sulla base delle mappe della distribuzione delle principali varietà di vite
allevate in Trentino dal 2011 al 2021, pubblicate dalla CCIAA di Trento, è
possibile delineare i limiti di distribuzione dei principali vitigni e
individuare alcune tendenze significative di cambiamento del quadro varietale
in Trentino. Alle singole unità vitate sono state associate ulteriori
informazioni di carattere orografico e bioclimatico utilizzando i sistemi GIS.
Le analisi statistiche hanno permesso di individuare delle tendenze che in
parte sono riconducibili agli effetti dell’innalzamento delle temperature. In
particolare, per Müller Thurgau è stato possibile evidenziare e quantificare
uno spostamento verso quote più elevate, dettato dalle caratteristiche
peculiari delle uve di questo vitigno.
Prospettive per i vini: analisi della vendemmia
A livello enologico, i vini bianchi del 2024 esprimono in generale un buon
equilibrio gusto-olfattivo, con punte di eccellenza nel Pinot grigio e nelle
basi spumante; i vini da varietà aromatiche e semi-aromatiche (in particolare
Traminer e Müller-Thurgau) risultano ben espressi nelle componenti varietali. I
vini rossi, pur con dotazioni polifenoliche non eccellenti, si prospettano
tuttavia dotati di ottima tonalità del colore e freschezza al palato.