mer 03 mar 2021 09:03 • Dalla redazione
Secondo il presidente di Coldiretti vi è più attenzione all'acquisto, alla ricerca di qualità, salubrità e km0
“Il trend registrato dalla Coldiretti a livello nazionale sulla spesa alimentare è confermato anche dalla continua affluenza di persone ai nostri mercati contadini. La pandemia ha riavvicinato i cittadini ai mercati e ai piccoli negozi alla ricerca di cibo sano e a chilometro zero”. Questo il commento di Gianluca Barbacovi, presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige rispetto al +7,4% sulla crescita della spesa alimentare degli italiani registrato a livello nazionale. Coldiretti evidenzia come i picchi più elevati si siano verificati a Pasqua e a Natale in corrispondenza delle stretta su uscite e spostamenti a causa della pandemia. Tendenze positive si registrano in tutti i comparti, con incrementi sopra la media per formaggi, carne, salumi, e prodotti ortofrutticoli. Un andamento che non compensa tuttavia – sottolinea Coldiretti - il crollo che si è verificato nella ristorazione dove la spesa delle famiglie si è ridotta del 42%. Il trascorrere delle settimane in casa – precisa la Coldiretti - ha peraltro modificato progressivamente l’atteggiamento dei consumatori nei confronti del cibo a favore del paniere “cuochi fai da te” (uova, farina, lievito, burro, zucchero, olio) con un graduale ridimensionamento dell’interesse iniziale con la pandemia per i prodotti conservabili (surgelati e scatolame) e per i prodotti da “scorta dispensa” (latte Uht, pasta, passate di pomodoro).
Con lo scoppio della pandemia il rapporto con il cibo è cambiato
con l’alimentazione che – continua la Coldiretti - è diventata una delle vie
per cercare di mantenere la salute come dimostra il boom della domanda di
arance nell’inverno 2020 che ha spinta la crescita annuale degli acquisti di
frutta dell’8,9%. La pandemia ha accelerato quel processo di
“deglobalizzazione” in atto da qualche tempo, alimentando interesse e voglia di
“mangiare vicino”. Dal globale al locale inteso come il negozio di vicinato,
come mercato rionale ma anche quello contadino o direttamente in fattoria.
L'emergenza Covid-19 ha determinato un sensibile aumento del numero delle
imprese agricole che praticano la vendita diretta e, di conseguenza, il
fatturato di questo canale che, nel 2020, ha superato i 6,5 miliardi di euro
secondo l’Ismea. Un risultato reso possibile dal fatto che l’Italia è l’unico
Paese al mondo che può contare su una unica rete organizzata Campagna Amica che
mette a disposizione delle famiglie 1200 mercati contadini a livello nazionale
sia all’aperto che al chiuso con una varietà di prodotti che – spiega la
Coldiretti – vanno dalla frutta alla verdura di stagione, dalla carne al vino,
dal pane ai formaggi fino ai fiori. Nei mercati Contadini di Campagna Amica –
conclude la Coldiretti – è anche possibile trovare specialità del passato a
rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di
recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di
vendita dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessità di
standardizzazione e di grandi quantità offerte.