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Il SuperBonus «salva» Marilleva

mar 23 mar 2021 23:03 • By: Lorena Stablum

Partiranno a giorni i lavori di riqualificazione energetica sugli immobili del residence Albaré e dell’Hotel Solaria

MARILLEVA. È un intervento di efficientamento energetico che va dai 15 ai 20 milioni di euro quello che dovrebbe partire tra pochi giorni a Marilleva 1400. Il Centro residenziale Albaré, con l’Hotel Solaria, approfitta delle agevolazioni previste dal SuperBonus 110% e interviene sulle facciate per ridurre il fabbisogno energetico, senza snaturare il profilo delle strutture caratterizzate dall’abbinamento cemento e alluminio. A essere interessato dai lavori sono, appunto, il condominio Albaré, un complesso residenziale che raggruppa almeno 400 appartamenti, e l’Hotel Solaria, un albergo a quattro stelle che conta circa 120 camere.

“Sono già arrivati i primi operai e i lavori dovrebbero partire a breve - spiega il sindaco di Mezzana Giacomo Redolfi -. A giorni dovrebbe arrivare anche tutta la documentazione relativa negli uffici comunali. Si tratta di un intervento che non ha un impatto urbanistico, ma è comunque un intervento importante: a Marilleva è da un po’ di tempo che non si vedono investimenti di questo tipo”.

Elektrodemo

La riqualificazione della stazione in quota di Marilleva 1400 è una delle questioni irrisolte della Val di Sole. Da tempo l’amministrazione di Mezzana, con il primo cittadino Redolfi, sta ricercando delle soluzioni che possano riportare in auge una località turistica molto rinomata negli anni ’70 e ’80. Nonostante l’evidente stato di decadenza e gli scarsi investimenti fatti negli anni sulle strutture di Marilleva 1400 (tra i più importanti eseguiti recentemente, la ristrutturazione promossa da Funivie Folgarida Marilleva sull'immobile dell'allora SnowBar, oggi diventato Chalet Marilleva 1400), rimane infatti un importantissimo motore del turismo di massa invernale, capace di attrarre in Val di Sole, in tempi pre pandemia, numerosissimi sciatori da tutta Europa.

Proprio per questo, la località si era meritata nel corso della passata legislatura l’attenzione della Giunta provinciale con l’allora assessore Carlo Daldoss che aveva promosso un bando multidisciplinare di livello europeo per studiare le soluzioni più congeniali alla riqualificazione della stazione sciistica e al suo rilancio urbanistico e architettonico, poi archiviato a causa di una previsione di spesa non sostenibile (si ipotizzavano scenari di intervento con costi variabili tra i 200 e i 300 milioni di euro). Ne era seguita, quindi, la nascita di un tavolo di coordinamento permanente tra la Provincia e il Comune che avrebbe gestito in maniera condivisa i contatti instaurati dai due enti con gli eventuali finanziatori interessati a investire sul recupero degli immobili progettati dall’architetto Sergio Giovanazzi e dal compianto ingegner Luciano Perini, scomparso ieri all’età di 92 anni. Oltre al Comune e alla Provincia, i membri principali del tavolo, saranno coinvolti anche i soggetti di riferimento legati alla località e le realtà imprenditoriali del territorio e non. 



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