Skin ADV

Il turismo lento di Sfruz (9)

mar 06 apr 2021 14:04 • By: Alberto Mosca

A poco più di sei mesi dalle elezioni comunali, NOS Magazine intraprende un viaggio tra i comuni delle valli del Noce, ascoltando le voci dell’amministrazione e, dove presente, della minoranza. Stavolta andiamo a Sfruz

SFRUZ. Sfruz punta al turismo sostenibile, alla valorizzazione di quella eccellenza che sono le storiche stufe e al miglioramento della macchina amministrativa. Ne parliamo con il sindaco Andrea Biasi.

Sindaco Biasi, a sei mesi dalle elezioni, quali sono gli obiettivi prioritari?

Dal punto di vista delle opere pubbliche, senz’altro al primo posto è la sistemazione del magazzino comunale, la cui riqualificazione è prioritaria. Poi naturalmente vi sono le piccole opere di manutenzione e di decoro urbano. Infine, stiamo operando per il miglioramento della macchina amministrativa, tramite la buona collaborazione che abbiamo con Predaia: sta per partire il bando per l’operaio comunale, cui ne seguirà uno per un assistente amministrativo contabile e un altro per l’anagrafe.

Elektrodemo

Frattanto prosegue l’attività di valorizzazione turistica di Sfruz…

Sì, puntiamo su di un turismo sostenibile, fatto di cultura e lentezza, forti della nostra posizione lungo due cammini storici come quello Jacopeo d’Anaunia e quello di Vigilio. In questo progetto metteremo la nostra offerta storica e culturale, il valore dell’agricoltura, naturalmente la straordinaria storia delle stufe e dei fornelàri.

Su questo ultimo aspetto, che 2021 sarà?

Presto partiranno i lavori di ristrutturazione dell’ex albergo Tre Gigli, che diventerà un luogo sociale e un Centro di documentazione dedicato all’antica arte dei fornelari di Sfruz. Non faremo un museo, metteremo la struttura a disposizione delle scuole, delle associazioni e dei privati per ospitare appuntamenti culturali e corsi, puntando a diventare punto di riferimento. Il 2021 porterà anche alla pubblicazione degli atti del terzo convegno dedicato alle stufe e alle fornaci di Sfruz, appuntamento che ha visto la partecipazione di studiosi europei ed extra-europei.

 



Riproduzione riservata ©

indietro