VAL DI SOLE. Il vicepresidente della Provincia Mario Tonina risponde alla pioggia di critiche caduta sulla decisione di riattivare le discare di Monclassico e Imer con un impegno preciso: chiuderle definitivamente al massimo entro due anni. Un impegno che, spiega Tonina, sarà sottoscritto con le amministrazioni comunali interessate e che sarà inserito in un protocollo approvato dalla Giunta.
"Ho inviato una lettera ai sindaci in cui
do assicurazioni serie in questo senso e in merito al controllo degli odori,
dei della sicurezza e dei trasporti "“ commenta il vicepresidente -. Non fa
piacere a nessuno riaprire le discariche, sospese nel 2015, e mai bonificate.
Nemmeno a me. Ma le motivazioni per le quali abbiamo condiviso con le amministrazioni
tale scelta nascono dal fatto che si sta esaurendo il sito di Ischia Podetti.
Ci siamo trovati a fare un ragionamento d"emergenza per trovare soluzioni nel
breve periodo e, quindi, portare i rifiuti dove possibile, e per individuare
delle risposte di prospettiva da inserire nel Quinto aggiornamento al Piano
generale dei rifiuti.
Avremo potuto prolungare la vita delle discariche
scegliendo di conferirvi solo i rifiuti dell"ambito interessato, ma si è
convenuto di chiudere definitivamente i siti nell"arco di due anni iniziando a
fine 2023 quel lavoro di restituzione ai territori attraverso la bonifica, la
piantumazione dei siti e altre operazioni necessarie. Non si apriranno nuove discariche "“ afferma, poi,
Tonina -. Il ciclo dei rifiuti dovrà essere gestito in modo diverso e
circolare. So che chi è contrario non sarà soddisfatto ma abbiamo la
responsabilità di trovare una soluzione". Sull"accordo con Bolzano, ricordato sia dai rappresentanti
del Patt (Qui l'articolo)
che dall"ex governatore Ugo Rossi (Qui l'articolo), Tonina chiarisce che la riduzione dei rifiuti conferiti è
stata voluta dalla Provincia bolzanina.
"Se ci permettesse di conferire di più
lo faremo - dice infatti il vicepresidente -. Per portare i rifiuti fuori
regione, invece, in Veneto, in Lombardia o in Emilia, dovremo rivolgerci a
strutture che a differenza di quella di Bolzano sono private. Dovremo
approntare un bando per l"affidamento del servizio, con un costo che oggi è
cresciuto a 250 euro a tonnellata e che va ripartito sulle singole utenze. Si
aprono quindi questioni legate anche alla Corte dei Conti. Stiamo ancora valutando le
soluzioni a lungo periodo da inserire nel Quinto aggiornamento ma dovranno
necessariamente far riferimento a un"economica circolare e a una gestione etica
e responsabile che contempli l"incremento della raccolta differenziata che è
già buona nella nostra provincia".
