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«Discariche chiuse definitivamente entro due anni»

gio 02 set 2021 08:09 • By: Lorena Stablum

Il vicepresidente Tonina rassicura che non si apriranno nuovi siti di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani non riciclabili

VAL DI SOLE. Il vicepresidente della Provincia Mario Tonina risponde alla pioggia di critiche caduta sulla decisione di riattivare le discare di Monclassico e Imer con un impegno preciso: chiuderle definitivamente al massimo entro due anni. Un impegno che, spiega Tonina, sarà sottoscritto con le amministrazioni comunali interessate e che sarà inserito in un protocollo approvato dalla Giunta. 

“Ho inviato una lettera ai sindaci in cui do assicurazioni serie in questo senso e in merito al controllo degli odori, dei della sicurezza e dei trasporti – commenta il vicepresidente -. Non fa piacere a nessuno riaprire le discariche, sospese nel 2015, e mai bonificate. Nemmeno a me. Ma le motivazioni per le quali abbiamo condiviso con le amministrazioni tale scelta nascono dal fatto che si sta esaurendo il sito di Ischia Podetti. Ci siamo trovati a fare un ragionamento d’emergenza per trovare soluzioni nel breve periodo e, quindi, portare i rifiuti dove possibile, e per individuare delle risposte di prospettiva da inserire nel Quinto aggiornamento al Piano generale dei rifiuti.

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Avremo potuto prolungare la vita delle discariche scegliendo di conferirvi solo i rifiuti dell’ambito interessato, ma si è convenuto di chiudere definitivamente i siti nell’arco di due anni iniziando a fine 2023 quel lavoro di restituzione ai territori attraverso la bonifica, la piantumazione dei siti e altre operazioni necessarie. Non si apriranno nuove discariche – afferma, poi, Tonina -. Il ciclo dei rifiuti dovrà essere gestito in modo diverso e circolare. So che chi è contrario non sarà soddisfatto ma abbiamo la responsabilità di trovare una soluzione”.

Sull’accordo con Bolzano, ricordato sia dai rappresentanti del Patt (Qui l'articolo) che dall’ex governatore Ugo Rossi (Qui l'articolo), Tonina chiarisce che la riduzione dei rifiuti conferiti è stata voluta dalla Provincia bolzanina. “Se ci permettesse di conferire di più lo faremo - dice infatti il vicepresidente -. Per portare i rifiuti fuori regione, invece, in Veneto, in Lombardia o in Emilia, dovremo rivolgerci a strutture che a differenza di quella di Bolzano sono private. Dovremo approntare un bando per l’affidamento del servizio, con un costo che oggi è cresciuto a 250 euro a tonnellata e che va ripartito sulle singole utenze. Si aprono quindi questioni legate anche alla Corte dei Conti. Stiamo ancora valutando le soluzioni a lungo periodo da inserire nel Quinto aggiornamento ma dovranno necessariamente far riferimento a un’economica circolare e a una gestione etica e responsabile che contempli l’incremento della raccolta differenziata che è già buona nella nostra provincia”.



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