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Il Rio Rotian e la Grande guerra in due tesi di laurea

gio 21 ott 2021 09:10 • Dalla redazione

Le presenta il Centro Studi domani 22 ottobre e venerdì 29 alla Torraccia

TERZOLAS. Venerdì 22 ottobre alle ore 18.30, presso la Sala Nobile al 2° piano della Torraccia di Terzolas, Giulia Bisoffi, di Dimaro, presenterà il risultato del suo studio conseguito nel Corso di Laurea di “Riassetto del Territorio e Tutela del Paesaggio” presso l’Università di Padova dal titolo Tempesta Vaia del 29 ottobre 2018 suò Rio Rotian (Trento): dinamica temporale degli eventi di colata. L’autrice, introdotta da Romano Stanchina, illustrerà il suo lavoro dialogando con iRuggero Valentinotti (del Servizio Bacini Montani della PAT) e con Arturo Mochen, di Dimaro, che porterà una testimonianza di quella terribile notte del 29 ottobre del 2018. Nel merito la tesi inizia con l’inquadramento geografico e la descrizione dell’area di studio e quindi del bacino idrografico del Rio Rotian.

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Passa poi ad analizzare quanto una serie di questionari compilati dai testimoni oculari dell’evento hanno potuto offrire in ordine agli orari circa le tre colate di materiali verificatesi sul conoide alluvionale di Dimaro durante la sera e la notte del 29 ottobre 2018. Una parte del lavoro infine è dedicata agli eventi calamitosi (e alluvionali in particolare) che colpirono l’abitato di Dimaro nei secoli passati.

Venerdì 29 ottobre sempre alla Torraccia alle ore 18.30 sarà invece la volta di Michele Ravizza che si è laureato in “Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del Territorio Montano” presso l’Università degli Studi di Milano discutendo la tesi dal titolo Analisi e proposte di valorizzazione di itinerari della Grande guerra nell’area del Tonale. Ravizza presenterà la sua tesi introdotto da Francesco Serra e dialogando con lo storico Udalrico Fantelli. Profondo conoscitore del territorio in oggetto, il nostro ha portato avanti uno studio storico, geografico e di analisi delle testimonianze a tutt’oggi presenti nell’area del Tonale. A partire da queste ultime ha considerato 13 “punti di interesse” raggiungibili con 17 itinerari. Il lavoro ha permesso anche una ricognizione fotografica avvalendosi di immagini risalenti al tempo della Grande Guerra e confrontate con la realtà odierna. Infine, Ravizza ha corredato il suo studio con una carta storico-escursionistica dove viene mostrata la sistemazione difensiva tanto italiana che austriaca. L’invito è rivolto a tutti gli interessati. L’accesso è consentito nel rispetto delle norme antiCovid vigenti e previa presentazione di Green Pass. Vivamente consigliata la prenotazione telefonando al n° 329-4484861.

 



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