I numeri della pandemia tornano a spaventare e per due parametri su tre il Trentino è da zona arancione. Ma ci ricordiamo la situazione di un anno fa? La comparazione dei numeri rende evidente come oggi le cose comunque vadano meglio, specialmente grazie alla presenza dei vaccini.

Il 24 dicembre 2020 in provincia contavamo 9 morti, 417 nuovi casi; i ricoveri erano dati in discesa ma erano ben 375, mentre 49 persone si trovavano in rianimazione.

Oggi, 24 dicembre 2021, in provincia non si contano deceduti e il numero dei contagi è di 403, quindi abbastanza simile a quello di un anno fa.

Ma la differenza vera la fanno le ospedalizzazioni, che oggi sono 118, 22 delle quali in rianimazione. I ricoveri sono insomma 257 in meno e le persone in rianimazione meno della metà, peraltro, nella maggior parte non vaccinate. La conseguenza è il mantenimento di un certo livello di operatività della macchina sanitaria trentina, altrimenti costretta a concentrare tutti i propri sforzi sui malati covid a scapito degli altri. Un merito che va a quanti hanno scelto responsabilmente di vaccinarsi.

Ricordiamocelo: un anno fa tutta l’Italia diventava zona rossa; oggi in Trentino siamo in zona gialla, più liberi e con molte meno limitazioni della quotidianità, pur restando necessario osservare le norme di distanziamento e di protezione individuale.