ven 14 gen 2022 09:01 • Dalla redazione
Presentato all'assessore Bisesti un progetto rivolto alle scuole trentine che unisce il Museo di Auschwitz-Birkenau, la Fondazione Museo storico e l'Associazione Terra del Fuoco Trentino
TRENTO. È stato presentato oggi all'assessore provinciale alla cultura Mirko Bisesti un progetto che unisce il Museo statale di Auschwitz-Birkenau, la Fondazione Museo storico e l'Associazione Terra del Fuoco Trentino. L'obiettivo è creare uno strumento virtuale, multimediale, per accompagnare gli spettatori ad immergersi nella terrificante realtà del campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau e mostrarlo come non è mai stato visto prima, grazie a grafica 3D e realtà aumentata.
L'assessore Bisesti, collegato alla conferenza che si è tenuta a Cracovia, ha
apprezzato il percorso innovativo che, proprio per queste sue caratteristiche,
è in grado di rivolgersi ad un pubblico giovane, in particolare agli studenti,
e potrebbe rappresentare una proposta didattica interessante e sperimentale.
Bisesti in particolare ha messo in luce la necessità di far conoscere alle
giovani generazioni la tragedia dell'Olocausto e di coinvolgerle attraverso la
narrazione di testimoni diretti.
A Cracovia vi erano Wojciech Soczewica
direttore generale della Fondazione Auschwitz-Birkenau e Andrzej Kacorzyk direttore dell'International Educational Center di
Auschwitz e Holocaust (IECAH), con Anna
Stanczyk e Katarzyna Odrzywołek,
nonché Sara Zanatta della Fondazione
Museo storico, Denise Rocca e Luca Vigliocco, rispettivamente
presidente e tesoriere dell'Associazione Terra del Fuoco Trentino.
Il progetto multimediale prevede la possibilità non
soltanto di vedere ricostruiti alcuni dettagli dei campi ma, attraverso la
narrazione dei testimoni e le ricostruzioni storiche, sarà possibile assistere
a determinati episodi, vedere, ascoltare e percepire come era organizzata la
vita all’interno del campo in una modalità complementare sia alla lettura e
allo studio sui libri che alla visita diretta dei luoghi di memoria.
Fra le proposte anche quella di avviare un processo di raccolta delle memorie
dei sopravvissuti in video; i documenti orali saranno poi inseriti in un
prodotto digitale e virtuale più ampio che grazie alla realtà aumentata e alla
grafica tridimensionale non faccia solo vivere allo spettatore l'ascolto di
preziose testimonianze orali, che altrimenti andrebbero perdute o semplicemente
ridotte ad un resoconto cartaceo, ma offra un'esperienza immersiva nei luoghi e
negli avvenimenti narrati, con possibilità didattiche e di utilizzo ampie ed
interattive.
Accanto alle testimonianze dei sopravvissuti, anche gli oggetti e i reperti
(fotografie, disegni, oggetti personali dei prigionieri), ritrovati dai
ricercatori del Museo di Auschwitz-Birkenau hanno dimostrato di saper “parlare”
con grande efficacia ai visitatori: l'idea in questo caso è di ricostruirli
virtualmente e raccontare con essi le storie minute e particolari dei
prigionieri.
La Fondazione Museo Storico del Trentino garantirà l'aderenza storica della
ricostruzione virtuale e delle testimonianze inserite, mentre l'Associazione
Terra del Fuoco Trentino svilupperà il cuore del progetto realizzando la narrazione
dello sviluppo del campo di Birkenau dalla sua fondazione alla liberazione,
oltre alla ricostruzione e animazione virtuale di una baracca con l'inserimento
dei racconti degli ultimi testimoni viventi in collaborazione con la Fondazione
Auschwitz-Birkenau che garantirà l'accesso agli archivi del museo
Auschwitz-Birkenau, alla documentazione storica e metterà a disposizione la
tecnologia per lo sviluppo della ricostruzione virtuale.