lun 04 apr 2022 15:04 • Dalla redazione
L’azienda è la prima in Italia per la produzione di pallets in legno certificato
TRENTO. Una visita per conoscere da vicino una realtà produttiva all'avanguardia, che vuole continuare ad operare in Val di Non, cercando di superare con determinazione gli ostacoli legati alla dislocazione in un'area periferica, mantenendo i valori che le hanno permesso di raggiungere gli attuali traguardi: è la Sartorilegno di Borgo d'Anaunia, azienda prima in Italia nel settore per la produzione di pallets in legno certificato, i cui vertici aziendali hanno ricevuto il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti nei giorni scorsi a Fondo, assieme al sindaco di Borgo d'Anaunia Daniele Graziadei.
Luigi Sartori, fondatore dell'impresa, assieme al figlio Davide, responsabile della produzione e alla responsabile amministrativa Manuela Caset, ha presentato i dipendenti al presidente e lo ha accompagnato in visita ai vari reparti dell'azienda, che lavora ogni giorno circa 800 metri cubi di legname, circa il 40% del legno che ogni anno si ricava dai boschi del Trentino.
Dal nostro territorio arriva anche il legno degli alberi abbattuti da Vaia e
quello attaccato dal bostrico, che ha colpito pesantemente i boschi trentini:
una scorta di tronchi da lavorare che comunque ben presto terminerà. Per questo
Sartori ha fatto presente l'opportunità di gestire le foreste trentine con
metodi che migliorano la loro produttività, guardando con attenzione al futuro
del settore, sempre nel rispetto dell'ambiente e a garanzia dell'economia del
territorio e della qualità del prodotto. Sempre in relazione a questi temi,
Sartori ha anche sottolineato l’esigenza di creare un marchio di qualità del
legno Trentino.
"Vi faccio i miei complimenti per il vostro lavoro, che mostra la qualità
della tradizione artigianale coniugata alla tecnologia industriale. Apprezzo in
particolare la vostra determinazione a rimanere in valle, creando ricchezza e
opportunità professionali che hanno ricadute su tutto il nostro
territorio", ha detto Fugatti.
La Sartorilegno, oltre ad impiegare nelle due sedi di
Fondo e Mezzolombardo più di 75 addetti, si avvale del lavoro di 50 boscaioli e
70 autisti, per un fatturato annuo di circa 60 milioni di euro. In programma
nei prossimi anni anche l'avvio di un nuovo sito produttivo a Trento, mentre
l'azienda continua ad essere impegnata nella valorizzazione degli scarti di
lavorazione della propria segheria. Già dal 2003, infatti, tramite la
consociata "Bioenergy Anaunia" che si trova a Fondo e serve oltre 400
utenti, trasforma le cortecce dei tronchi in energia termica ed elettrica.
Inoltre in questi mesi l'azienda sta avviando un nuovo impianto di produzione
di pellet, capace di produrne giornalmente 140 tonnellate.
L’azienda dispone inoltre di un impianto fotovoltaico che assicura il 25%
dell’energia elettrica necessaria al funzionamento degli impianti, e rivolge
una particolare attenzione verso il tema dell'autonomia energetica, sempre e
comunque cercando di valorizzare al meglio gli scarti di lavorazione del
legno.