gio 28 lug 2022 12:07 • By: Elena Gabardi
Ma quante Terre servono per soddisfare i nostri consumi?
La dispensa è vuota, le luci sono spente, il rubinetto è a secco. Il 28 luglio è il giorno in cui abbiamo consumato tutte le risorse naturali che la Terra è in grado di rigenerare per quest"anno.
Ogni anno il nostro Pianeta mette a disposizione una quantità di risorse biologiche, di ogni tipo, che gli ecosistemi naturali riescono a rigenerare nel corso dello stesso periodo di tempo. Una volta consumate queste riserve andiamo, per così dire, a debito, cioè cominciamo a utilizzare risorse non rimpiazzabili, erodendo di anno in anno la capacità della Terra di rigenerarsi e mantenerci in vita.
Da domani cominceremo, quindi, a consumare le risorse destinate al futuro.
Il calcolo dell"Earth Overshoot Day viene fatto dal Global Footprint Network, un"organizzazione di ricerca internazionale indipendente fondata nel 2003, basandosi sui dati delle Nazioni Unite. Gli indicatori ambientali presi in esame, chiamati "impronta ecologica", confrontano la biocapacità della Terra di rigenerare le proprie risorse con la quantità di superficie naturale, cioè di suolo e di mare biologicamente produttivi, necessari in un anno per rigenerare le risorse consumate dalla popolazione mondiale e per riassorbire i suoi rifiuti ed emissioni dannose.
Il consumo energetico per produrre cibo e beni e per smaltirli, per muoverci, per riscaldarci e raffreddarci; il consumo di suolo, le emissioni inquinanti, tutto ciò concorre a determinare la nostra impronta ecologica, cioè quanto consumiamo della nostra dispensa di risorse globali. L"impronta ecologica si esprime in ettari e prende in considerazione 6 categorie di superfici produttive: terreni coltivabili, pascoli, zone di pesca, aree edificate, aree boschive, superficie terrestre necessaria per smaltire le emissioni di carbonio.
È uscito da pochi giorni il rapporto del Sistema Nazionale per la Protezione dell"Ambiente (SNPA) sul "Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici": i dati sull"Italia sono desolanti, consumiamo più suolo di ogni altro Paese in Europa.
Per continuare a vivere come stiamo facendo attualmente, secondo le stime degli scienziati, l"Italia avrebbe bisogno di 2,7 Terre ossia 5,3 Italie. Purtroppo siamo in buona, o sarebbe meglio dire, pessima compagnia: gli Stati Uniti consumano il corrispettivo di 5,1 Terre, per l"Australia servirebbero 4,5 Terre, per la Russia 3,4 e per la Germania 3,0 e via via tutti le altre Nazioni.
Siccità e inondazioni legate alla crisi climatica, devastazioni ambientali, crisi economica, migrazioni ambientali, guerre: sono tutte facce della crisi ecologica globale dovuta all"uso dissennato delle risorse naturali nelle attività umane.
Attualmente l"umanità nel corso di un anno consuma risorse come se avesse a disposizione 1,75 Terre, cioè il 74% in più di quanto gli ecosistemi del pianeta possano rigenerare nello stesso periodo di tempo. Questo deficit è il più maggiore da quando il mondo è entrato in "overshoot ecologico" all"inizio degli anni Settanta. Da allora la popolazione mondiale è cresciuta del 121% mentre le specie di vertebrati sono calate del 68%.
Da domani vivremo "a sbafo", per dirla in forma dialettale, ma non c"è da gioirne, perché il conto che arriverà ai nostri figli e nipoti potrebbe essere davvero salato!
La buona notizia è che possiamo fare molto per migliorare la situazione: l"Agenda 2030 dell"Unione Europea si è posta 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile per cambiare le sorti del nostro futuro nell"arco dei prossimi 15 anni.
Anche il Trentino è della partita e ha pubblicato un sito dedicato dove trovare maggiori informazioni: https://agenda2030.provincia.tn.it/Trentino-2030/Strategia-provinciale-SproSS