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42 anni fa, la strage di Bologna

mar 02 ago 2022 10:08 • By: Alberto Mosca

Nella terribile esplosione trovò la morte Enzo Petteni, nato a Terzolas

MALÉ. Andava al mare con un amico Vincenzo “Enzo” Petteni, il 2 agosto 1980 era alla stazione di Bologna come tanti, in partenza per le vacanze. Voleva andare a Palermo per una traversata in barca fino in Tunisia: non avevano trovato posto in aereo e allora pensarono al treno, che tuttavia non presero mai. Mirco Castellaro, 33 anni di Pinerolo, amico di Enzo, morì sul colpo.

Enzo era nato a Terzolas, allora frazione del comune di Malé, il 3 agosto 1946: nella Borgata i genitori gestivano lo storico cinema “Smeraldo”; aveva tre sorelle, Franca, Giusy e Giovanna.

Abitava a Ferrara, con la moglie Katia e il figlio Marco. Aveva lasciato Malé a 23 anni e nella città estense era arrivato dopo essere passato per Milano, Bolzano, il Friuli dove aveva fatto il militare.

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A Ferrara intraprese la gestione di un albergo, per poi passare nel settore del commercio di abbigliamento, via via allargando, con sacrificio, la propria attività.

Una vita normale, fatto di famiglia e di lavoro. Poi venne quella maledetta mattina: l’orologio della stazione segnava le 10.25 quando la strage terroristica di matrice neofascista uccise 85 persone e ne ferì oltre 200. La vittima più anziana aveva 85 anni, la più giovane 3. Fu il più grave atto terroristico avvenuto in Italia dal Dopoguerra.

Lo scoppio lo ferì gravemente. Venne trasportato al policlinico Sant’Orsola e dopo due giorni di agonia, una lenta ripresa alimentò la speranza di potersela cavare. Enzo stesso manifestava la volontà di tornare a casa, ricominciare a vivere e lavorare. Il giorno successivo alla strage, in ospedale compì 34 anni.

Erano passati 14 giorni dalla strage della stazione quando un’improvvisa infezione polmonare, fatale su un fisico così colpito, troncò bruscamente ogni speranza e la vita di Enzo.

Oggi la sua memoria è presente sul muro di cinta del cimitero di Malé, a destra del cancello d’ingresso.

Oltre a Enzo Petteni, altri due corregionali morirono a causa di quella bomba: Berta Ebner, 50 anni, di San Leonardo in Passiria, che morì al momento dello scoppio e Angelo Priore, 26 anni nato a Malles Venosta, la cui vita finì, dopo lunghe sofferenze, l’11 novembre 1980.



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