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La casa di riposo di Pellizzano è Covid free

mer 01 lug 2020 16:07 • By: Lorena Stablum

Dopo aver vissuto momenti davvero difficili, la struttura riparte con le attività di relazione

Dal 27 giugno scorso, la Casa di riposo di Pellizzano è da considerarsi Covid free. Lo annuncia il direttore dell’Apsp Lorenzo Holler che, dopo aver passato momenti drammatici a causa della situazione sanitaria vissuta nella struttura, ora riprende fiato senza però abbassare la guardia.

La situazione si è normalizzata a partire dalla fine di maggio ma per prudenza il direttore, prima di dare l’annuncio, ha voluto attendere che trascorressero i 28 giorni richiesti dalla Provincia senza la registrazione di un nuovo caso. «Da allora non abbiamo più avuto nessun caso di positività nemmeno sospetto – commenta Holler -. Il personale è rientrato in servizio e abbiamo riattivato i servizi di relazione che tanto sono mancati ai nostri ospiti in questi mesi: sono rientrati i terapisti, è ripartito il servizio di animazione e dalla settimana prossima potremo contare anche su personale esterno proveniente dall’Azione 19. Tutto si svolge con la massima attenzione alle norme di sicurezza in modo da evitare nuovi contagi. Stiamo proseguendo anche con le attività di screening e stiamo definendo, come stanno facendo tutte le strutture come la nostra, un piano Covid da attuare nel caso dovesse riemergere qualche episodio di positività».

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Da qualche tempo, poi, i familiari, che spesso hanno manifestato il proprio rammarico per non aver potuto visitare i propri parenti, possono incontrare genitori, zii, nonni e vederli in sicurezza anche se separati da una finestra in plexiglas. «Non si tratta di vere e proprie visite – aggiunge il direttore che rivolge anche un ringraziamento ai dipendenti della struttura che hanno lavorato in prima linea in questi mesi - ma ci siamo organizzati per consentire affinché i familiari possano avere un contatto con i nostri ospiti almeno una volta in settimana per mezz’ora. La normativa nazionale dice che le visite possono essere effettuate su autorizzazione del direttore sanitario. Alla luce delle evidenze sanitarie, nessuno sta autorizzando visite nelle case di riposo se non in forme blindatissime». Evidenze sanitarie che sembrano non essere ancora così certe nemmeno per la Rsa di Pellizzano. Quando si tratta di tracciare una fotografia precisa della situazione vissuta dalla casa di riposo nei mesi scorsi, il direttore Holler spiega infatti come questo non sia affatto semplice: «Non posso dare dati scientifici certi – afferma -. Fino al 10 maggio si ritenevano affidabili i test sierologici. Oggi, invece, dopo la circolare del Ministero della Salute, non lo sono più da un punto di vista diagnostico. Quindi, se si ritenere valido il metodo d’indagine, bastato su tamponi e test sierologici come previsto fino al 10 maggio, allora posso dire che circa il 90% dei nostri ospiti è entrato in contatto con il virus, a seguito di evidenze date da tamponi molecolari, test sierologici o da sintomatologia riscontrata. Se invece, devo basarmi solo sulla positività riscontrata con i tamponi, allora il numero scende al 50%».

E così, anche per il numero dei decessi. «Le morti ascritte al Covid 19 devono essere ufficializzate dall’Istituto superiore di sanità – conclude Holler -. Finora, a noi risulta, che siano 12 le persone decedute che tra le cause di morte annoverino Covid-19. Ma non so se nella derubricazione operata dalla Provincia su una settantina di casi rientri anche la nostra struttura».



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