mer 21 set 2022 09:09 • Dalla redazione
I temi: il taglio degli incentivi, la nuova legge sulla produzione idroelettrica e l'accessibilità dei dati
TRENTO. In vista delle prossime elezioni politiche del 25 settembre 2022 il Comitato permanente per la difesa delle acque del Trentino sottopone ai candidati al Senato e alla Camera dei deputati 6 quesiti le cui risposte dovranno essere inviate, per i candidati che aderiscono all’iniziativa, entro la mezzanotte di domani mercoledì 21 settembre. Di seguito le domande.
1. Taglio incentivi impianti idroelettrici
L’attuale quadro normativo nazionale vede nell’idroelettrico una risorsa strategica di produzione di energia da fonti rinnovabili. Tuttavia, gli strumenti legislativi attualmente in vigore non tengono sufficientemente in considerazione i danni ambientali di breve, medio e lungo termine causati dagli impianti idroelettrici e dalle opere ad essi connesse. Interi territori sono stati presi d'assalto dalla speculazione idroelettrica, innescata da una impropria e dissennata incentivazione statale. Questa prospettiva di sfruttamento indiscriminato difficilmente si concilia con la recente approvazione della modifica dell’art. 9 della nostra Costituzione Italiana che vede nella “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” un principio fondamentale della nostra nazione.
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2. Nuova legge sulla produzione idroelettrica
Il Comitato permanente per la difesa delle acque del Trentino chiede ai nostri futuri rappresentanti presso il Parlamento di scrivere ed approvare, dopo una fase di consultazione pubblica, una legge che riconosca l'acqua come bene comune, elimini il concetto di pubblica utilità per gli impianti sotto i 3MW e coinvolga i Comuni nel processo autorizzativo, dando in tal modo pieno valore alle autonomie locali.
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3. Riforma dell'APPA (Agenzia Provinciale per la Protezione dell'Ambiente)
L'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente è stata istituita nel 1995, ma è stata oggetto di alcune modifiche nel 2014. Oggi questa Agenzia ha bisogno di una riforma radicale, che la tolga dal controllo della Giunta provinciale e le assegni un ruolo di autorità amministrativa autonoma e autorevole.
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4. Mappatura e accessibilità dei dati
La possibilità di accedere agevolmente a banche dati aggiornate, attendibili ed esaustive è alla base di qualsiasi processo democratico. Per quanto il Trentino sia relativamente sviluppato dal punto di vista dell'accessibilità delle informazioni sulle acque pubbliche, nel complesso queste provengono da quattro diverse entità (Ufficio Dighe, APRIE, Bacini Montani, APPA) che sembrano comunicare solo limitatamente. Sarebbe utile mettere a disposizione dei cittadini queste informazioni sia in forma puntuale che aggregata in un unico portale, che aiuti a rendere conto in ogni punto del tempo e dello spazio dello stato di salute di tutti i tratti fluviali trentini, in particolare evidenziando le interruzioni, i prelievi / rilasci e le portate che su di essi insistono, anche fondendo in tale strumento mappe da modelli idrologici. In particolare, chiediamo che vengano rese pubbliche le portate puntualmente derivate anche da centrali mini-idroelettriche, e che i sistemi di monitoraggio delle stesse (idrometri) vengano messi a sistema con quanto già a disposizione ad esempio per le grandi derivazioni. In un’ottica di trasparenza, chiediamo inoltre che lo Stato Italiano e la Provincia di Trento e i suoi uffici si impegnino ad aggiornare con tutti i dati richiesti il database europeo AMBER Barrier Atlas.
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5. Rappresentanza delle associazioni e dei cittadini
Con la delibera di giunta n. 1512 del 26/08/2022, l’attuale giunta provinciale ha voluto rendere i forum territoriali, fondamentali strumenti di partecipazione dei cittadini all’interno della gestione della Rete di Riserve, degli organismi del tutto facoltativi. Crediamo che la delibera si ponga in netto contrasto con quei principi, ormai affermati a livello europeo, che vedono nella partecipazione dei cittadini all’interno dei processi decisionali una risorsa fondamentale nella gestione delle tematiche ambientali su piccola e larga scala. Per queste ragioni chiediamo che venga sancita, all’interno della Rete di Riserve, l’istituzione obbligatoria di organismi di consultazione e partecipazione popolare.
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6. Rispetto dei corpi idrici in chiave ecologica e nuovi paradigmi di gestione
Dalla riqualificazione fluviale all’evoluzione dei parametri di misurazione dello stato di salute delle acque, fino ad arrivare a nuovi sistemi di gestione dei rilasci, come il deflusso ecologico. La letteratura scientifica e il notevole progresso delle tecniche di intervento ci permettono di auspicare, per i nostri fiumi, una gestione futura che si discosta notevolmente dal presente, nella direzione di un sempre maggiore rispetto della funzionalità ecologica dei corpi idrici.
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