mar 27 set 2022 11:09 • Dalla redazione
Il presidente Apt Rizzi: “Oggi l’iniziativa assume una dimensione Euroregionale”
CALDES. Una sfida
all’ultimo rialzo per accaparrarsi i migliori formaggi di malga: questo lo spettacolo
andato in scena, ieri pomeriggio, lunedì 26 settembre, nel maestoso Castel Caldes in occasione della
settima Asta dei Formaggi di Malga. Iniziata con il benvenuto del sindaco di Caldes
Antonio Maini, appassionato
fiduciario della Condotta Slow Food Terre del Noce, l’iniziativa tra storia e
prodotto, organizzata dall’Apt Val di Sole in stretta collaborazione con il
Castello del Buonconsiglio, Trentino Marketing, la Camera di Commercio
Industria Artigianato e Agricoltura di Trento, il Comune di Caldes e
l’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ha visto avvincenti
“lotte” a colpi di aumenti per aggiudicarsi i 21 formaggi stagionati tra 1 e 16 anni, prodotti da altrettante
malghe da latte delle Valli di Sole e Rabbi e da altre vallate trentine,
portati a stagionatura da Adriano
Dalpez, esperto affinatore.
Le varie forme di formaggio, assolute protagoniste del singolare evento, sono state acquistate da un minimo di 180 euro sino ad un massimo di 520 euro, per un magro a latte crudo, semicotto, di 8 kg e 510 grammi del 2018, prodotto dalla malga Strino.
La settima asta dei formaggi stagionati trentini, condotta con maestria dal banditore fiorentino Sergio Pelone, ha visto l’attiva ed entusiasta partecipazione di Raffaele Alajmo, proprietario del ristorante “Le Calandre” di Sarmeola di Rubano (Padova), 3 stelle Michelin dal 2002, nonché del noto chef piemontese Andrea Ribaldone e dello chef stellato trentino Alfio Ghezzi. Tra i grandi partecipanti anche il giornalista Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, il primo congresso italiano di cucina e pasticceria d’autore. L’assessore provinciale trentino al turismo Roberto Failoni, nel sottolineare l’importanza dell’evento di Caldes, “che lega in maniera basilare l’uomo, il prodotto ed il territorio creando una vera esperienza di assoluta qualità e trasparenza”, ha sottolineato inoltre “l’importanza di tutelare il formaggio di malga, simbolo di un passato glorioso, al fine di farci riflettere non solo su un nuovo tipo di economia più sostenibile e più attenta alla tutela ambientale, ma anche come investimento per il futuro, nell’ottica cioè di sviluppare nuove professioni”. Dello stesso avviso l’assessora provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli che, nel ringraziare vivamente gli allevatori, ha evidenziato “la basilare importanza di puntare sulla valorizzazione della qualità: un obiettivo prioritario per il quale il connubio agricoltura-turismo-cultura è decisamente essenziale, nell’intento di distinguere ancora di più il meraviglioso territorio trentino in maniera chiaramente sostenibile”.
La manifestazione ha inteso valorizzare nel migliore dei modi i prodotti dell’alpeggio e attribuire i giusti riconoscimenti alle numerose malghe tuttora presenti sul territorio locale, in perfetta armonia con l'incedere lento del tempo e delle stagioni e con i ritmi lenti e pacati della natura. L’evento, che conclude Cheese FestiVal di Sole, è stata suggellata dalla presenza di due formaggi provenienti dall’Alto Adige e dal Tirolo: come evidenziato dal presidente dell’Apt Val di Sole Luciano Rizzi, “una novità particolarmente piacevole per valorizzare anche in maniera gastronomica le peculiarità dell’Euregio, il progetto comune di collaborazione transfrontaliera delle tre aree”. Rizzi ha inoltre ringraziato vivamente i Comuni e Asuc che affittano convintamente le malghe ad allevatori locali, anziché affidarsi a gestori esterni per meri fini economico-speculativi.