Skin ADV

Il bello di ‘Vivere in alto’: la mostra visitata da oltre 10 mila persone

lun 07 nov 2022 16:11 • Dalla redazione

Castel Caldes dà appuntamento all’anno prossimo

CALDES. “Quando uomini e montagne s’incontrano, grandi cose accadono”. E a Caldes la magia delle fotografie catturate dai grandi fotografi dell’agenzia Magnum Photo si è rinnovata nel weekend di sabato 5 e domenica 6 novembre per la festa di chiusura della mostra “Vivere in alto”. 

L’esposizione, realizzata dall’agenzia friulana Suazes con Magnum Photos insieme al Castello del Buonconsiglio e promossa dall’Azienda per il turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi e dal Comune di Caldes con il patrocinio della Provincia Autonoma di Trento, il sostegno del Bim e Cassa Rurale della Val di Sole, è stata visitata - nei cinque mesi di aperura - da oltre diecimila visitatori riscontrando un gradimento da parte del pubblico che è stato confermato anche nelle giornate di ieri e l’altro ieri durante le visite guidate tenute direttamente dal curatore della mostra Marco Minuz. Dalla nascita di Magnum all’ideazione vera e propria della mostra fino al racconto, quasi scatto per scatto delle immagini esposte, Minuz ha accompagnato i visitatori facendoli entrare nella filosofia che ha ispirato l’intero progetto. “Il progetto dell’estate 2022 si è basato essenzialmente sulla volontà di porre l’attenzione sulle persone che vivono in montagna – ha spiegato infatti Minuz - Nelle prime riunioni in cui si discuteva di questo progetto e si cercava di individuare quale poteva essere il tema, è arrivato questo input: alla fine questo grande parco di divertimenti che si accende è possibile grazie alle persone che hanno deciso di rimanere o di vivere o di venire a vivere e proprio qui.

Autoroen Aprile

E quindi è forse giusto porre l’attenzione su di loro, per cercare di capire qual sia il rapporto tra gli uomini e la montagna”. Un’esperienza che si è sviluppata su due “livelli”: in primo luogo nel castello attraverso l’opera di grandi fotografi di fama internazionale con opere realizzate in tutto il mondo. In secondo luogo è stato chiamato un fotografo dell’agenzia Magnum che apparentemente non aveva vicinanza rispetto al mondo classico della montagna, ma cresciuto come reporter di guerra: Sessini. Questo professionista, vivendo il territorio per una settimana durante l’estate, ha sviluppato un intenso lavoro sugli uomini e le donne della vallata, raccontando la montagna da diverse angolature, valorizzandone il patrimonio umano, svelando storie, tradizioni, impegno, scelte di vita e visioni per il futuro.

Il finissage si è composto, nella giornata di sabato, della presentazione del romanzo “La bambina che voleva amare” di Adele Oriana Orlando (Land Editore) e della performance musicale e visuale del musicista Anzwart, mentre ieri, oltre alla visita guidata e alla proiezione dell’intervista a Sessini, la giornata ha previsto il concerto degli “Armonici Cantori Solandri”, diretto dal maestro Fausto Ceschi. Per completare l’esperienza immersiva nelle arti, nel fine settimana di finissage residenti e amici della zona sono stati coinvolti in un progetto che ha dato loro la possibilità di vivere un altro lato della fotografia: l’essere soggetto protagonista di un progetto: “Ritratti di un paese”. A prestare il suo occhio e la sua personale sensibilità al progetto, c’era il noto fotografo friulano Elia Ferandino. Decisamente soddisfatti il sindaco di Caldes Antonio Maini e il presidente dell’APT Val di Sole Luciano Rizzi.



Riproduzione riservata ©

indietro