PELLIZZANO. La giunta provinciale ha finalmente deliberato il finanziamento per la realizzazione del nuovo trampolino HS66 per il salto con gli sci nella zona sportiva di Pellizzano. L’opera, molto attesa dai giovani atleti del Gruppo Sportivo Monte Giner, era stata inserita dalla Provincia nell’elenco degli interventi non prioritari subito dopo il verificarsi della tempesta Vaia. L’investimento era stato approvato dalla Giunta Rossi nel 2015 con la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra la Provincia e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) di cooperazione nella promozione delle attività sportive, nell’organizzazione di manifestazioni ed eventi sportivi e nell’implementazione dell’impiantistica sportiva.

Il protocollo prevedeva tre ambiti di cooperazione tra i quali era compresa anche la realizzazione di un programma di interventi per il miglioramento degli impianti e delle strutture sportive presenti sul territorio provinciale dando la priorità agli impianti sportivi di alto livello e/o legati alla preparazione olimpica e la promozione dell’attività sportiva giovanile amatoriale e agonistica nei diversi ambiti locale, nazionale e internazionale. Per il centro del salto a Pellizzano, dal costo stimato di 2.350.000 euro, era previsto un cofinanziamento del Coni e della Provincia pari, rispettivamente, al 50% ciascuno.

Nel 2018, quindi, la giunta provinciale riapprovava il finanziamento dopo due anni investiti nella ricerca di un nuovo accordo con il Coni, verifiche e progettazione, concedendo un contributo pari a 2,85 milioni di euro, finanziato in conto capitale.

Il progetto originario prevedeva la realizzazione, oltre che del trampolino HS66, anche un impianto di risalita, completo della torre dei giudici, della tribuna allenatori e di una palazzina servizi dotata di spogliatoi, infermeria e garage/magazzino. Ora dopo la revisione del progetto, con il contributo concesso al Comune di Pellizzano (pari a 2.796.500 euro su una spesa ammessa di 2.820.000 euro) non trova copertura la parte accessoria di servizi (l’impianto di risalita e il deposito) per la quale, comunque, l’amministrazione comunale sta cercando altri canali di finanziamento.