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A Mezzolombardo un ospedale di comunità

mer 14 dic 2022 14:12 • Dalla redazione

Entro il 2023 ci saranno 21 posti fra hospice e ospedale di comunità. L'assessore Segnana ha incontrato il sindaco Girardi

MEZZOLOMBARDO. A Mezzolombardo sta nascendo un ospedale di comunità: presso il centro servizi sanitari, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, verranno riorganizzati i 20 posti attualmente strutturati al terzo piano del centro sanitario San Giovanni. Nel dettaglio, entro il 2023 vi saranno 6 posti di hospice in stanza singola e altri 15 posti destinati all'ospedale di comunità, che erogheranno cure intermedie. La progettazione definitiva sarà conclusa entro marzo 2023 e i lavori, che dovrebbero essere ultimati entro il prossimo anno, non dovrebbero comportare alcuna interruzione dell'attività sanitaria, poiché si tratterà di un intervento non strutturale, per un importo complessivo massimo di mezzo milione di euro.

Proprio oggi l'assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana ha incontrato il sindaco di Mezzolombardo Christian Girardi con l’assessore comunale Sara Martinatti. Accanto all'assessore Segnana erano presenti il dirigente generale del Dipartimento salute Giancarlo Ruscitti, il dirigente del Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza Andrea Maria Anselmo con Chatia Torresani, il direttore generale dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari Antonio Ferro con il direttore del Dipartimento infrastrutture dell'Apss Debora Furlani e il direttore del Distretto Nord Chiara Francesca Marangon.

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"L'obiettivo che ci siamo posti subito è stato quello di mantenere un servizio che è un punto di riferimento per la Rotaliana, la Paganella e le valli di Non e Sole - sono state le parole dell'assessore Segnana nel rivolgersi agli amministratori locali -. Il centro servizi sanitari di Mezzolombardo sarà riorganizzato per accogliere le funzioni di ospedale di comunità, come prevede la normativa nazionale. Per questo, i posti letto di hospice e cure intermedie saranno strutturati secondo i requisiti di accreditamento previsti e il presidio sarà potenziato con un posto letto in più, passando dagli attuali 20 a 21. Da questo punto di vista l'Azienda sanitaria ha effettuato un grande lavoro di ricognizione degli spazi e un'analisi dei requisiti richiesti dal DM 77/2022, che ha dettato le linee guida per la riorganizzazione della medicina sul territorio, proprio con l'impegno - ha concluso l'assessore - di fornire le risposte alle esigenze di salute delle comunità".

Da parte del sindaco è arrivata condivisione per il progetto illustrato, che prenderà corpo nel corso del 2023. Il primo cittadino ha avanzato inoltre la richiesta di strutturare e, ove possibile, potenziare la funzione di presidio sanitario sul territorio per adeguarla alle esigenze della comunità. Una richiesta che è già contemplata, in linee generali, dalla riforma della sanità trentina che, come illustrato da Ferro, attraverso i Dipartimenti prevede proprio un'omogeneizzazione dell'offerta di salute sul territorio affinché tutti i centri possano usufruire delle medesime prestazioni.



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