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A Sanzeno: i brùsa màrtiri (23)

ven 13 gen 2023 16:01 • Dalla redazione

Breve viaggio tra i soprannomi dei paesi delle valli del Noce

SANZENO. Un soprannome che richiama chiaramente un fatto storico preciso, che accadde il 29 maggio 397. Fu in quel giorno che il popolo di Sanzeno, legato al culto di Saturno, uccisero e bruciarono tre missionari cappadoci, il diacono Sisinio, il lettore Martirio e l’ostiario Alessandro, che erano stati inviati ad evangelizzare il territorio anaune dal vescovo di Milano, Ambrogio, su richiesta del presule trentino, Vigilio.

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La loro fine prese le forme nel corso degli Ambarvali, una festa agreste della tradizione romana. Sul luogo creduto del rogo venne edificata una basilica, poi rinnovata alla metà del Quattrocento dal principe vescovo di Trento Giovanni Hinderbach. Il culto si diffuse rapidamente e le reliquie dei tre santi vennero inviate al nuovo vescovo di Milano, Simpliciano e al patriarca di Costantinopoli, Giovanni Crisostomo.

Una curiosità: sul campo di battaglia di Legnano, combattuta il 29 maggio 1176 tra l’esercito imperiale di Federico Barbarossa e le forze della Lega Lombarda, secondo la tradizione apparvero i tre martiri d’Anaunia a salutare la vittoria di questi ultimi.



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