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A Commezzadura, i cantieri Fanfani

ven 03 feb 2023 19:02 • By: Alberto Mosca

Nei ricordi di Roberto Pancheri i progetti di ricostruzione e occupazione nel dopoguerra in Val di Sole

Nel 1966, Amintore Fanfani a Malé

COMMEZZADURA. I cantieri Fanfani a Commezzadura. Li ha rievocati recentemente in un post sulla popolare pagina Facebook “Sei di Commezzadura se…”, Roberto Pancheri, accompagnando una bella serie di ricordi a un paio di immagini d’epoca.

Protagonista, il cosiddetto “Piano Fanfani”, la legge 43/1949 che prese il nome dallo storico uomo politico democristiano Amintore Fanfani (1908-1999), già presidente del consiglio, ministro e presidente del Senato. Un piano teso, negli anni difficili del secondo dopoguerra, a risollevare l’economia e creare occupazione anche utilizzando i fondi del piano Marshall e che andò avanti fino al 1963. Una storia che Pancheri ha vissuto da vicino, dato che il padre, Enrico Pancheri (1920-2006), figura di primo piano della politica regionale, era in quegli anni segretario comunale di Commezzadura.

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“In quegli anni – scrive Pancheri - se chiedevi a un operaio dove lavorava, la maggior parte ti rispondeva: ‘Laori per la Fanfani’. Ma per accedere ai finanziamenti della legge bisognava darsi da fare: allora non c'era la PaT e i soldi venivano da Roma, dove arrivavano migliaia di domande. Allora per avere i finanziamenti e in tempi brevi il segretario comunale, mio padre, andava su e giù da Roma bussando alle varie porte del ministero finché non portava a casa il finanziamento. Ma allora – prosegue Pancheri - andare a Roma da Mestriago non era così semplice come ora, che in treno da Trento ci arrivi in 4 ore. Allora nel pomeriggio si prendeva la corriera per Malé, poi la “Vaca nonesa” fino a Trento e lì, a sera, il treno che ti avrebbe sbarcato a Roma in prima mattinata in tempo per fare il giro dei vari uffici del ministero e riprendere il treno per Trento alla sera e tornare a Mestriago per mezzogiorno del giorno dopo.

Il sindaco di Commezzadura Giovanni Tevini e il segretario comunale Enrico Pancheri a Roma

.. se andava bene. Visto che allora il comune non aveva la disponibilità economica di pagare un albergo a Roma e nemmeno il vagone letto il tutto avveniva in un normale scompartimento di 2 classe, sperando che ce ne fosse uno poco affollato dove potersi sdraiare. Era un tour de force estenuante e per questo mio padre ci andava sempre da solo, ma quando era necessario, per firme o altro, si portava anche il sindaco, che in qualche caso magari era la prima volta che andava a Roma...” Come nel caso del sindaco di allora, Giovanni Tevini, immortalato con Pancheri davanti all’Altare della Patria.

E nel 1956 fu lo stesso Amintore Fanfani a salire a Malé e incontrare le autorità civili e religiose del tempo, come testimoniato da una fotografia che lo vede accanto all’allora sindaco Danilo Gasperini



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