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Quando l'inverno faceva notizia

dom 05 feb 2023 16:02 • By: Alberto Mosca

Su una Domenica del Corriere del 1951, storie francescane di uomini e animali

La tavola di Giorgio De Gaspari pubblicata nel marzo 1951 sulla Domenica del Corriere

Storie di un inverno eccezionalmente nevoso, tale da finire sul giornale. E non uno qualsiasi, ma l’antica e prestigiosa “Domenica del Corriere”, nata nel 1899. L’edizione del 27 maggio 1951 proponeva a tutta pagina, grazie a una splendida tavola del veneziano Giorgio De Gaspari (1927-2012), una storia di uomini e animali d’altri tempi.

“Fioretti di San Francesco sul passo del Tonale. I frati del convento di Terzolas, nell’alta Val di Sole, restituiscono alla libertà i cervi e i caprioli che nell’inverno scorso avevano raccolto, esausti e affamati a causa delle eccezionali nevicate, e ospitato in un recinto in attesa della buona stagione”.

Al di là di una veniale imprecisione geografica, il settimanale illustrato diretto da Eligio Possenti (1886-1966) offriva ai lettori di tutta Italia, nella grande immagine di controcopertina, una storia pienamente “francescana”, in cui l’uomo restituisce ai selvatici la libertà dopo aver loro salvato la vita nella stagione più ostile. In quegli anni, come gentilmente comunica Michele Graifenberg, era guardiano del convento di Terzolas, il 43° della serie, padre Giustino da Pedemonte (1948-1951).

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Ma che inverno fu quello del 1950/1951? Con la collaborazione di Giacomo Poletti di Trento e di Matteo Calzà di Riva del Garda, grazie ai dati da loro raccolti possiamo parlare di un inverno senza dubbio molto nevoso, più della media, anche se i quantitativi totali stagionali non furono da record e vennero superati in altre stagioni sia precedenti sia successive. Tempi in cui “una base” invernale di neve era sempre garantita, a differenza degli ultimi 10/20 anni.

Nel corso di quell’inverno vi furono più eventi, con la neve che cadde perfino a Riva del Garda: a Trento durante l’intera stagione si ebbero 13 giorni nevosi, cioè con nevicata superiore o uguale a 1 cm, e 124 cm totali! In particolare, le più grosse nevicate a Trento si verificarono dal 15 al 19 dicembre 1950, con 14 cm complessivi nei quattro giorni, ma soprattutto con l'evento del 3 gennaio 1951: in città caddero 45 cm, preceduti da 3 cm il 2 gennaio e da altri 7 cm il 4 gennaio, per un totale di 55 cm in tre giorni.

Le annate nevose in Trentino dal 1920 al 2017

Passando ai dati registrati a Malé, la cui serie storica parte dal 1920, abbiamo la conferma di eventi di precipitazione molto frequenti già dal dicembre 1950: tra l’11 e il 18 dicembre cadde neve tutti i giorni, come a Trento, in relativa poca quantità; vi furono poi buone precipitazioni a Natale, il 3 gennaio (con neve stavolta abbondante) e di nuovo il 12 e 25 gennaio. Infine vi furono altri episodi a febbraio.

Insomma, commenta infine Giacomo Poletti, “un po' un altro mondo rispetto agli inverni odierni, non solo per le temperature ma proprio per gli schemi di circolazione dell'aria, con frequenti interazioni fra aria atlantica e aria continentale fredda che portavano tante nevicate”.

Come nell’anno fermato agli onori della cronaca dalla “Domenica del Corriere”.



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