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San Valentino, la festa degli innamorati

mar 14 feb 2023 09:02 • By: Giada Gasperetti

Storia e leggende del santo protettore dell’amore

San Valentino da Terni è stato vescovo, martire e santo che, secondo la leggenda, nasce a Interamna Nahars (attuale Terni) e muore a Roma. Le date di nascita e di morte sono difficili da stabilire ed sono ancora in sede di dibattito; si parla comunque di un periodo di tempo compreso tra il III e il IV secolo. Nato da una famiglia patrizia, fu poi convertito al cristianesimo e consacrato vescovo di Terni intorno ai vent’anni.

A Roma il grande filosofo greco Cratone ha un figlio, Cerimone, afflitto da una gravissima patologia neurologica. Cratone tiene una scuola rinomatissima e seguita da tutti i rampolli dell’aristocrazia senatoria, i quali gli suggeriscono di contattare il vescovo di Terni, Valentino, che tempo prima ha curato una persona affetta esattamente da quella rara e terrificante malattia. Cratone, così, manda immediatamente a chiamarlo e, quando Valentino arriva a Roma, gli chiede di intervenire a favore del figlio, offrendogli la metà di tutti i suoi beni. Valentino risponde che gli interessa solo la sua conversione al cristianesimo e Cratone, da filosofo e intellettuale, pone a Valentino una serie di dubbi teologici sulla religione cristiana, che Valentino gli spiega. Alla fine Cratone accetta e Valentino si chiude in una stanzetta da solo con Cerimone, restando tutta la notte in preghiera. La mattina dopo, miracolosamente, la porta si apre e Cerimone corre cantando in braccio ai genitori, lui che prima non muoveva un muscolo, lingua compresa.

Cratone e tutti i suoi si convertono e lo fa anche, tra i suoi studenti, Abbondio figlio del prefetto dell'Urbe Furioso Placido.

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A questo punto il senato decide di intervenire. Il prefetto fa arrestare Valentino, che di notte e di nascosto viene giustiziato e seppellito. Tre studenti di Cratone, Procolo, Efebo e Apollonio prendono il corpo di Valentino e lo portano a sepoltura a Terni, nel luogo dove nel corso del IV secondo è poi stata costruita la basilica a lui dedicata e dove attualmente sono custodite le sue reliquie. I tre discepoli, convertiti dal futuro santo, per questo motivo sono stati martirizzati dal magistrato Lucenzio.

Nelle valli del Noce san Valentino presbitero è patrono di Cagnò.

Sono molte le leggende legate alla vita di san Valentino che hanno contribuito ad unire il suo nome con quello degli innamorati. Una di queste storie racconta che un giorno il santo incontrò due giovani che stavano litigando. Si avvicinò a loro con una rosa e li invitò a tenerla unita nelle loro mani, un gesto che li fece riconciliare subito. Secondo una variante della storia, invece, san Valentino avrebbe fatto tornare l'amore tra i due giovani facendo volare intorno a loro diverse coppie di piccioni. Da qui si sarebbe diffusa anche l'espressione "piccioncini" per riferirsi alle coppie di innamorati che si scambiano effusioni d'amore.

Un'altra storia racconta di come san Valentino, quando già era stato nominato vescovo di Terni, abbia celebrato il matrimonio tra Serapia, giovane cristiana molto malata, ed il centurione romano Sabino. I genitori di Serapia non erano favorevoli al matrimonio, ma Valentino, chiamato dal soldato al capezzale della ragazza, avrebbe prima battezzato il centurione e poi celebrato le nozze. San Valentino è per questo considerato anche il protettore dei matrimoni.

 

La festa di San Valentino, o festa degli innamorati, viene celebrata in tutto il mondo il giorno della morte del santo. Questa festività risale all'epoca romana, nel 496, quando l'allora papa Gelasio I volle porre fine ai lupercalia, gli antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco. Questi riti si celebravano il 15 febbraio e prevedevano festeggiamenti sfrenati che erano apertamente in contrasto con la morale e l'idea di amore dei cristiani. In particolare il clou della festa si aveva quando le matrone romane si offrivano, spontaneamente per strada, alle frustate di un gruppo di giovani nudi, devoti al selvatico Fauno Luperco. Anche le donne in dolce attesa si sottoponevano volentieri al rituale, convinte che avrebbe fatto bene alla nascita del pargolo.

Per "battezzare" la festa dell'amore, il Papa Gelasio I decise di spostarla al giorno precedente - dedicato a San Valentino - facendolo diventare in un certo modo il protettore degli innamorati.

In realtà il merito moderno di aver consacrato San Valentino come santo patrono dell'amore è da attribuire a Geoffrey Chaucer, l'autore dei Racconti di Canterbury che alla fine del '300 scrisse - in onore delle nozze tra Riccardo II e Anna di Boemia - The Parliament of Fowls, (Il Parlamento degli Uccelli) un poema in 700 versi che associa Cupido a San Valentino.



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