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In Trentino Alto Adige nevicate diminuite fino al 75% negli ultimi 40 anni

mer 15 mar 2023 17:03 • Dalla redazione

Secondo lo studio dell’Eurac di Bolzano, i dati più negativi si registrano a inizio e fine stagione

Ghiacciaio del Careser (credits: Stefano Ronchini)

BOLZANO. Nevica di meno, cambia la percezione dell’inverno e senza aumenta il rischio di siccità Lo ha rilevato un gruppo di ricerca di Eurac Research di Bolzano che, in collaborazione con l'Università di Trento, ha collezionato i dati storici sulle precipitazioni nevose messi a disposizione dalle Provincie autonome e dall'associazione Meteo Trentino Alto Adige, interpretandoli in relazione alle fasce di quota e ad altri parametri climatici. Dallo studio emerge che i trend delle nevicate dal 1980 al 2020 sono diffusamente negativi in tutto il Trentino Alto Adige, con picchi fino a meno 75%. I dati più negativi si registrano a inizio e fine stagione; solo nel cuore dell’inverno, tra gennaio e febbraio, e attorno 2000 metri di quota, le nevicate sono stabili o addirittura in crescita in poche stazioni di misurazione come quelle dei passi Rolle e Tonale, che registrano un aumento attorno al 15 per cento.

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Nei fondovalle la mancanza di neve, pur non danneggiando direttamente l’economia dello sci, ha comunque cambiato la percezione dell’inverno.

I ricercatori riconducono questi dati al generale aumento delle temperature dovuto al cambiamento climatico. “L’aumento medio della temperatura nelle 18 stazioni che abbiamo selezionato è di 1,54 gradi. Per il caldo le precipitazioni rimangono perlopiù sottoforma liquida, soprattutto alle quote più basse, perché non c’è abbastanza freddo per trasformarsi in neve” - riferiscono Giacomo Bertoldi e Michele Bozzoli, idrologi di Eurac Research.

In effetti, il bilancio totale delle precipitazioni stagionali in quarant’anni non è negativo: anzi, ovunque sono aumentate, ma per lo più sottoforma di pioggia, e questo aspetto è solo parzialmente rassicurante. Infatti, anche se statisticamente non sembrano aumentare gli inverni secchi come questo o il precedente – e questo è indispensabile per avere abbastanza acqua – il passaggio da neve a pioggia ha conseguenze negative non solo per le attività sciistiche. La neve è fondamentale perché protegge i ghiacciai e il terreno ostacolando l’evaporazione e, sciogliendosi lentamente in primavera, ricostituisce gradualmente le riserve di acqua. Senza neve il rischio siccità è maggiore”, precisa Bertoldi.




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