sab 18 mar 2023 08:03 • Dalla redazione
No a Santa Giustina, sì a Smeraldo, Caprioli, Mollaro, Pian Palù
TRENTO. L'immissione della trota iridea sarà consentita in 22 bacini artificiali del territorio provinciale. Lo prevede l'aggiornamento dello Studio del rischio approvato oggi dalla Giunta provinciale su proposta dell'assessore provinciale all'agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli. Con questo documento, la Carta ittica e i Piani di gestione per la pianificazione della pesca trentina saranno integrati per consentire l’immissione in natura della trota iridea, in quanto tale specie è stata dichiarata “non autoctona” dal Ministero competente. "Siamo consapevoli - sottolinea ancora l'assessore Zanotelli - che purtroppo a causa dell'imposizione statale connessa alla tutela dell’ambiente ci saranno delle limitazioni, ma considerato che la materia ambientale non rientra nelle nostre competenze primarie occorre adesso, come già detto ai rappresentanti del mondo della pesca, ragionare sulle strategie future di gestione della pesca in Trentino alla luce del quadro attuale, con la speranza che a breve, a livello statale, si possa trovare la soluzione definitiva".
Lo Studio del rischio permetterà dunque l’immissione di trote iridee in 22 bacini artificiali del territorio provinciale per gli anni 2023 e 2024 (Smeraldo, Caprioli, Val Noana, Pra da Stua, Forte Buso, Busa, Malga Bissina, Speccheri, Malga Boazzo, Ponte Murandin, Cimego, Fedaia, Mollaro, Schener, Ponte Pià, Pezzè di Moena, Pian Palù, San Colombano, Stramentizzo, Piazze, Nembia, Pradellan).
Ad oggi non sono possibili immissioni di trota iridea nel bacino di Santa Giustina, poiché questo lago risulta popolato da specie d'interesse conservazionistico. Al fine di rivalutare la possibilità di effettuare immissioni anche in questo bacino sarà effettuato un monitoraggio ittico per aggiornare lo stato delle conoscenze sulla composizione della sua comunità ittica.
Sempre nell'ottica di sostenere la pesca sportiva alla
trota iridea, “sarà considerata la possibilità di immettere questa specie anche
in alcuni tratti del fiume Adige, tenendo conto delle esigenze delle
associazioni locali dei pescatori e delle valutazioni, attese a breve, di uno
speciale nucleo di ricerca istituito a livello statale per valutare le
condizioni che determinano il divieto di immissione di specie ittiche non
autoctone. Si ricorda infatti che, in più note inviate alle Regioni e alle
Province autonome negli scorsi mesi, il Ministero competente ha sottolineato
come l'immissione delle specie alloctone sia possibile soltanto tramite la
presentazione di uno Studio del rischio.
Nel contempo, la Giunta provinciale rafforzerà con ulteriori finanziamenti le
iniziative per il miglioramento degli ambienti acquatici in favore della trota
marmorata. Sappiamo bene che le limitazioni normative nazionali sull'immissione
di specie per noi importanti, come la trota fario e la trota iridea, stanno
colpendo in maniera pesante il mondo della pesca e per questo
proseguiremo con l'impegno a fornire risposte concrete e a condividere
tutte le azioni possibili per la salvaguardia e la tenuta del settore. Proseguiremo
anche nel dialogo con lo Stato facendo valere la nostra posizione e le istanze
dei pescatori trentini, consapevoli dell'importanza economica, sociale e
cultura che il settore riveste per la Provincia e degli investimenti e delle
attività che sono stati fatti in tutti questi anni", conclude l'assessore
Zanotelli.