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In Trentino i sentieri sono family

gio 23 mar 2023 11:03 • Dalla redazione

Presentato il protocollo per la mappatura dei percorsi a misura di famiglia

TRENTO. Obiettivo dell’accordo trasformare la provincia di Trento in un territorio che sia sempre più a misura di famiglia. Il protocollo si fonda su tre pilastri: una iniziale mappatura della rete sentieristica family esistente in Trentino, valorizzando le esperienze già maturate nel Distretto famiglia Val Rendena e nel Distretto Family Green di Primiero; sensibilizzare le istituzioni in merito al progetto che è in grado di accrescere l’attrattività turistica, economica e la coesione sociale sul territorio; realizzare il cosiddetto “Design for all”, cioè una classificazione dei vari sentieri per orientare i destinatari a seconda dell’età, soprattutto nei più piccoli, e in base ad altri parametri: dislivello, servizi family, accessibilità, infrastrutture, servizi.

“Questo accordo vuole promuovere nuove sinergie – ha esordito l’assessora alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia della Provincia autonoma di Trento Stefania Segnana – per permettere al nostro territorio di avvalersi di un’offerta turistica differenziata e inclusiva, a seconda dei bisogni della popolazione residente, e di indirizzare i turisti sulla base della nuova offerta del territorio. Numerosi i partner aderenti – ha proseguito –, un risultato che conferma l’importanza che il territorio rivolge a questo innovativo progetto. La sentieristica a misura di famiglia è declinata al target famiglia, ai portatori di disabilità e agli anziani ed è nata 'dal basso', dal territorio e anche dalle strutture alberghiere, che chiedevano più sentieri accessibili a tutta la comunità.

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L’iniziativa ha previsto una iniziale fase di studio e mappatura del territorio a cui seguirà un ri-orientamento dell’offerta turistica. Con oggi – ha concluso – si aprono le porte ad un nuovo capitolo di sostenibilità per il Trentino, che non ha esperienze analoghe a livello nazionale”.

Ha preso poi la parola Luciano Malfer, dirigente generale dell’Agenzia per la coesione sociale della Provincia autonoma di Trento: “Un lavoro importante che si è avvalso di sinergie interne ed esterne all’ente provinciale. Il progetto è nato una decina di anni fa in Val Rendena e poi, con un effetto “domino”, ha coinvolto altri territori tra cui il parco Paneveggio, il Primiero e tanti altri distretti famiglia. Abbiamo lavorato con diversi settori della Provincia autonoma di Trento, tra cui il Servizio Turismo e Sport, l’UMSE Disabilità e integrazione socio-sanitaria e il Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette, per codificare le linee guida provinciali e adottare un linguaggio di design universale per tutti, compresi i soggetti più deboli. Un lavoro tecnico che coinvolge due assessorati con la titolarità dell’assessorato di Stefania Segnana, oltre all’assessorato al turismo di Roberto Failoni.”

Presenti oggi anche alcuni rappresentanti firmatari dell’accordo, tra cui Michele Cereghini, sindaco del Comune di Pinzolo (ente capofila del Distretto famiglia della Val Rendena), Monica Marinelli, vicepresidente del Parco naturale Adamello Brenta, Valerio Zanotti, presidente del Parco naturale Paneveggio - Pale di San Martino.

“Il Trentino si è sempre pensato come meta per le famiglie – ha detto Giorgio Cestari, dirigente del Servizio Turismo e Sport della Provincia autonoma di Trento -. Questo accordo è un passo di crescita avanzato perché è un prodotto architrave della riforma del turismo. Nessuno viaggia da solo mentre di solito si viaggia in gruppo. Quindi poter viaggiare con la propria famiglia è uno dei determinanti privilegiati di questo accordo. Segnale di estrema modernità e avanzamento”.

Infine, Tiziano Brunialti, direttore dell’Ufficio Gestione Parco Nazionale dello Stelvio, ha detto: “Ci siamo già attivati per una prima ricognizione di sentieri già esistenti in Val di Rabbi e Pejo che, con opere minimali, potranno essere riadattati secondo il target sottoscritto oggi. Desideriamo investire in una dimensione diversa del parco: una richiesta che peraltro è emersa dal territorio – attraverso la somministrazione di questionari d’opinione - e dagli albergatori che hanno chiesto una dimensione più a misura di famiglia”. Assenti per impegni istituzionali altri tre firmatari: UMSE Disabilità e integrazione socio-sanitaria della Provincia autonoma di Trento, Comunità del Primiero (ente capofila del Distretto famiglia del Primiero) e l’Azienda di Promozione turistica di Madonna di Campiglio.



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