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JJ4 e MJ5: il Tar di Trento accoglie i ricorsi

ven 26 mag 2023 13:05 • Dalla redazione

Nuovo smacco per la giunta Fugatti. Il Tar sospende il decreto di abbattimento fino al 27 giugno

TRENTO. “JJ4 e MJ5 sono salvi”. Così in un comunicato stampa Lav commenta la decisione del Tar che ha accolto i ricorsi proposti dall'associazione, parlando di “seconda sconfitta per Fugatti”. Il Tar di Trento ha sospeso l’eliminazione dei due orsi fino al 27 giugno.

Ora, prosegue Lav, “le possibilità di trasferirli sono concrete e reali e Lav depositerà il progetto per portare in salvo gli animali in un rifugio santuario sicuro, sostenendone interamente le spese”. ll 14 dicembre ci sarà l'udienza di merito del Tar, e Lav ritiene che fino a questa data JJ4 e MJ5 non possano essere uccisi.

"La misura dell'abbattimento - si legge - consegue all'affermazione della pericolosità dell'animale, ma tale affermazione non trova spiegazione nell'impugnato decreto, né nei due pareri dell'Ispra" visto che "nel caso in esame non sono stati eseguiti seri accertamenti al riguardo", scrivono i giudici amministrativi.

Il Tar di Trento chiede perciò di verificare la dinamica dell'aggressione dell'orsa JJ4 ad Andrea Papi.

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"Sebbene vi sia motivo di ritenere che l'aggressione del giovane sia dipesa dalla presenza di cuccioli al seguito dell'orsa", si legge, "tuttavia non v'è traccia degli accertamenti posti in essere dalla Provincia al riguardo, perché non è stata prodotta in giudizio la documentazione richiesta tanto più necessaria se si considera che anche il consulente di parte nella propria relazione, a seguito dell'esame autoptico effettuato sul cadavere del giovane, ha evidenziato la necessità di ulteriori verifiche".

«Accogliamo con soddisfazione la decisione del Tar di Trento di sospendere provvisoriamente il provvedimento di abbattimento nei confronti dell’orsa JJ4». Così Enpa, Leidaa e Oipa che hanno presentato congiuntamente ricorso contro i decreti del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. «Il provvedimento di abbattimento e quindi l’uccisione dell’orsa JJ4 non ha alcun fondamento, dal momento che esistono valide alternative», affermano le tre associazioni. «Noi abbiamo elaborato delle proposte, che svilupperemo ulteriormente nelle prossime settimane, proprio per dimostrare che non c'è alcuna necessità di abbattere JJ4. L’orsa potrà andare a vivere in un posto molto lontano dal Casteller e soprattutto molto diverso. Ci sono dei precedenti molto incoraggianti dove gli animali sono stati trasferiti e stanno bene e vivono in situazioni compatibili con le loro esigenze etologiche».

Enpa, Leidaa e Oipa sottolineano che si è cercato, con la prepotenza, d’imporre un provvedimento di abbattimento che non ha nessun fondamento perché le alternative praticabili ci sono. «Lo abbiamo in parte già dimostrato e nelle prossime settimane lo dimostreremo ancora di più. Resta inspiegabile e assurdo che la Provincia di Trento ieri abbia insistito sull’abbattimento come se fosse l’unica soluzione possibile e che il Ministero dell’Ambiente si sia “chiamato fuori” dalla decisione sulla vita dell’orsa, patrimonio dello Stato», concludono.



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