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Cloz festeggia sant’Innocenzo e 250 anni di storia

lun 05 giu 2023 15:06 • By: Marianna Torresani

Una settimana liturgica per ricordare con consapevolezza il Santo martire

Un momento della processione (immagine tratta dalla pagina Facebook dell'Unità Pastorale Divina Misericordia)

CLOZ. La solennità della Santissima Trinità è coincisa quest’anno con la festa per il 250° anniversario dell’arrivo a Cloz dalle catacombe romane delle reliquie di Sant’Innocenzo.

L’unità Pastorale Divina Misericordia ha organizzato, dal 3 all’11 giugno 2023, un calendario liturgico ricco di momenti conviviali ai quali la comunità è invitata a partecipare.

Nella seconda metà del 700 a Cloz il parroco don Giuseppe Giovanni de Martini oltre che alla teologia si dedicava molto alla scienza e alla medicina, studi che gli fecero avere molte conoscenze a Trento e a Roma. Fu proprio grazie al parroco che il corpo di Sant’Innocenzio riuscì ad arrivare a Cloz quando, il 14 luglio 1771, Papa Clemente XIV concesse alla parrocchia di Cloz di poter avere nella propria chiesa il corpo di un martire proveniente da una delle catacombe romane. A Cloz fu successivamente costruita un’urna speciale di cristallo per contenere il corpo e fu preparato lo spazio nella chiesa per il santo.

“Perché siamo qui? – ha detto padre Placido nel corso della Santa messa - se ci fosse Innocenzo qui a parlare, se quell’ometto venisse a dirci due parole, come secondo la profezia di Ezechiele, che vide una radura con le ossa rinsecchite che a un certo punto riprendono vigore, diventano floride e poi crescono la carne e i nervi e si alzano persone rianimate, risuscitate; ecco, se venisse oggi Innocenzo cosa direbbe? Di Innocenzo non sappiamo quasi niente.

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Papa Clemente, che nel 1773 lo donò a Cloz, dice che morì innocente e da qui il nome. Siamo in un tempo in cui dovremmo farci un punto di onore come cristiani per lo meno nel cercare di non fare del male. Non è poco, perché noi non possiamo rivendicare un’innocenza assoluta: chi di noi non ha mai sbagliato? Eppure la Parola di Dio dice che siamo santi e immacolati nell’amore: la nostra non colpevolezza consiste nel fatto che cerchiamo di voler bene”.

“Allora grazie a questo martire! – ha concluso padre Placido - Ma mentre lo ringraziamo teniamo presente che i martiri oggi non stanno nelle nicchie: i martiri più importanti sono seduti nei banchi, siamo noi i martiri, i testimoni, perché se noi non diventiamo testimoni è inutile anche portare in giro le ossa di un poveretto di millesettecento anni fa. Dobbiamo essere martiri credibili! Cerchiamo di essere credibili! Ascoltiamo Sant’Innocenzo! Quante cose ci direbbe, ma San Francesco prima di morire disse ai suoi frati: io ho fatto la mia parte, la vostra ve la insegni Cristo Signore. Lo stesso potrebbe dire Innocenzo: io ho dato la vita per Cristo, vedete un po’ quello che dovete fare voi! Prendiamo queste sue parole come un impegno e fra duecentocinquant’anni saremo tutti qui a testimoniare che ce l’abbiamo fatta”.

Nella giornata di sabato 3 giugno si è svolta la Santa Messa a Revò mentre, domenica 4 giugno a Cagnò e Brez si è tenuta la messa per la Santissima Trinità. Sempre nella giornata di domenica a Cloz ha avuto luogo la S. Messa e processione per il 250° anniversario dell’arrivo delle reliquie di Sant’Innocenzo

Dal 7 al 10 giugno 2023 diverse sono le S. Messe previste nei paesi di Revò, Brez, Cloz e Cagnò con molti ospiti presenti.

Nello specifico, giovedì 8 giugno alle 20.30 alla canonica di Cloz è previsto un incontro di tutti i Gruppi Missionari dell’Unità Pastorale con il parroco e i delegati diocesani don Cristiano Bettega e padre Tullio Donati.

Domenica 11 giugno a Cagnò, Revò e Brez sono previse le S. Messe per il Santissimo corpo e sangue di Cristo con processione per le vie del paese con i bambini di Prima Comunione di tutta l’Unità Pastorale al termine della messa nel paese di Brez.



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