mar 13 giu 2023 11:06 • Dalla redazione
Il presidente Fugatti è intervenuto in Consiglio delle autonomie locali
TRENTO. Contenimento del numero di orsi presenti in Trentino, utilizzo del bear spray per gli operatori e supporto alle attività di ricerca di persone disperse nelle aree frequentate dai grandi carnivori. Sono numerosi i temi affrontati nell'ambito dell'incontro ordinario di aggiornamento con il Consiglio delle autonomie locali, alla presenza del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, del presidente del Cal Paride Gianmoena e del dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna Raffaele De Col. Nel ringraziare i sindaci per il momento di confronto, oltre che per il supporto ricevuto dai Comuni per le iniziative istituzionali e giudiziarie che vedono coinvolta Piazza Dante su questo tema, il presidente Fugatti ha parlato del doppio percorso istituzionale promosso dall'Amministrazione che punta a ridurre la popolazione di plantigradi, affinché sia maggiormente compatibile con le attività umane.
“Accanto alle iniziative diplomatiche avviate dai Ministeri dell'ambiente e degli esteri per lo spostamento di un numero consistente di esemplari, che confidiamo possano portare ai risultati sperati, la Provincia sta impostando un Piano di gestione autonomo degli animali: per questo motivo sarà costituito a breve un comitato tecnico”.
Il presidente della Provincia ha inoltre ricordato come
l'obiettivo sia di consentire la dotazione dello spray antiorso a Corpo
forestale, custodi forestali e a tutti gli operatori della Protezione civile.
Il Dipartimento attende a breve l'approvazione definitiva – da parte delle
diverse Strutture operative – delle nuove procedure per le ricerche di persone
disperse in aree non urbane frequentate dai grandi carnivori, in fase di messa
a punto da parte del Gruppo tecnico della Consulta di Protezione civile del
Trentino.
Le procedure di ricerca – che in nessun caso saranno sospese - terranno
necessariamente conto del fatto che, salvo rare eccezioni, gli orsi sono
sostanzialmente presenti nel Trentino occidentale, mentre i lupi frequentano
l'intera provincia. Le operazioni saranno affiancate da “squadre di protezione”
con il personale esperto del Corpo forestale. È inoltre necessario adottare
accorgimenti, tra i quali le regole di comportamento che la Provincia segnala
attraverso la cartellonistica ai piedi dei sentieri, spot e incontri
informativi con la popolazione.