Skin ADV
Skin ADV

Casa della Comunità , minoranze critiche

sab 01 lug 2023 11:07 • Dalla redazione

I gruppi consiliari Siamo Cles e Insieme per Cles evidenziano alcune questioni da risolvere

CLES. Le i gruppi di minoranza Siamo Cles e Insieme per Cles tornano sul tema della Casa di Comunità , per la quale proprio in questi giorni la Provincia ha dato il via libera alla demolizione e ricostruzione ex caserma vigili del fuoco di Cles. E ripropongono le osservazioni presentate nel consiglio comunale del 26 giugno 2023,

"Abbiamo più volte espresso le nostre perplessità verso un progetto che evolveva nella parte tecnico-burocratica della progettazione, scandita anche dai termini del PNRR, senza avere però idea dei servizi che avrebbe erogato "“ scrivono i consiglieri in una nota - Nell"ultimo prospetto è finalmente comparsa la relazione che specifica nel dettaglio spazi e servizi. Si tratta di una materia molto specialistica, che ci riserviamo di analizzare in maniera più approfondita, magari in un tavolo di lavoro separato e specifico, auspicando che vi sia una diretta corrispondenza fra il fabbisogno dei cittadini e delle cittadine di Cles e della Valle di Non e l"offerta di servizi e spazi. Al momento, si tratta infatti di un lungo elenco puntato, senza specifiche e senza indicazioni delle correlazioni con i servizi già esistenti presso l"ospedale e presso altre strutture socio/sanitarie, né correlazioni interne".

Elektrodemo

I consiglieri quindi si soffermano su dato dei posti auto (41 a disposizione di personale e utenti". "Ci chiediamo se il numero sia adeguato, dato che dalla lettura del documento si evince che la struttura vedrà la presenza di almeno 30/35 professionisti e professioniste contemporaneamente "“ aggiungono -. Numero probabilmente in realtà più elevato se consideriamo che gli spogliatoi femminili sono pensati per 34 addette e quelli maschili per 16 addetti. Totale 50. Forse uno dei temi legati alla localizzazione della Casa della Comunità nell"edificio ex vigili del fuoco è già di attualità , ovvero la complessità viabilistica di quella zona della borgata e l"assenza di un numero adeguato di posti auto, anche a fronte della lontananza dell"edificio dai mezzi di trasporto pubblico e dai parcheggi di attestamento. Lontananza non geografica, ma lontananza commisurata al tipo di servizi erogati, per persone anziane e con patologie anche gravi".

Evidenziano poi un"altra criticità : "Facciamo notare che a livello provinciale sono state individuate dieci Case di Comunità , strutturate secondo il modello "hub & spoke": le Case hub erogano tutti i servizi, mentre le Case spoke solo alcuni servizi selezionati, appoggiandosi sulla più vicina Casa hub per i restanti servizi. La delibera della Giunta provinciale, n. 223 dd. 10 febbraio 23, prevede che le CdC di Cles e di Malé siano entrambe di tipo spoke, mentre le altre 8 CdC sono tutte di tipo hub. Questo significa che la Casa di Comunità di Cles si dovrà appoggiare su quella hub più vicina (Mezzolombardo?) per erogare i servizi che non gestirà direttamente. Va da sé che questo andrà a ricadere sui cittadini e sulle cittadine clesiani e nonesi, che si troveranno a spostarsi in altre Case di Comunità e quindi in altro territorio, come già accade oggi per diversi servizi sanitari. Chiediamo pertanto all"amministrazione di non far mancare quel ruolo di interlocuzione con PAT e APSS, nell"interesse della nostra cittadinanza". 



Riproduzione riservata ©

indietro