sab 22 lug 2023 11:07 • Dalla redazione
La Giunta ha approvato un bando per il sostegno di specifici progetti proposti dai musei etnografici inseriti nell’elenco delle realtà museali riconosciute dalla Provincia
TRENTO. "Quest’ultimo passaggio completa l’iter intrapreso nel novembre 2022, con il riconoscimento formale dei musei etnografici del territorio quale parte integrante dell’offerta museale trentina, destinata alle comunità locali, alle scuole e al turismo" - commenta l'assessore Mirko Bisesti. "I musei territoriali saranno così in grado, per la prima volta, di accedere a delle risorse che ne vedano valorizzata l’attività. Un primo passo, verso uno scenario interamente nuovo nella tutela e nella gestione delle culture locali, che mette il Trentino all’avanguardia, in campo nazionale e non solo, delle disposizioni legislative nel settore della museografia etnografica", ha sottolineato ancora Bisesti.
La Provincia, come previsto dalla legge provinciale sulle attività culturali (L.p. 15/2007), riconosce i musei etnografici promossi dagli enti locali, da associazioni o da singoli cittadini, come enti finalizzati alla salvaguardia delle tradizioni locali, allo scopo di conservare e valorizzare elementi materiali e immateriali della cultura locale, delle tradizioni popolari e del folklore, ma anche dei dialetti, dei saperi e delle gestioni agrosilvopastorali e del territorio.
Per l’anno 2023, dunque, la Provincia
intende sostenere i progetti presentati dai musei e dai siti di interesse
etnografico iscritti al citato elenco, approvato recentemente da una
determinazione del dirigente dell'UMSe rete etnografica dei piccoli musei ed
ecomuseale Giovanni Kezich. Gli stessi enti potranno presentare domanda di
contributo per progetti finalizzati alla conservazione e valorizzazione della
cultura locale.
I progetti potranno riguardare, ad esempio, la realizzazione di pubblicazioni,
inventari, cataloghi, pannelli didascalici; la messa in sicurezza del sito
museale; la manutenzione dei materiali o del sito; la conservazione, pulizia,
restauro dei materiali; l’organizzazione e amministrazione dei siti stessi
(personale, collaboratori, servizi amministrativi, posta, telefono, materiale
di cancelleria, affitto, riscaldamento, illuminazione, pulizie, piccola
manutenzione); migliorie di allestimento e mostre temporanee; il trasporto di
materiali (ad esempio espositivi o scenografici); spese di assicurazione; la
realizzazione di promozioni e pubblicità; la produzione di CD, DVD, di
materiale multimediale e materiale didattico; la collaborazione di
catalogatori, studiosi, ricercatori, operatori didattici, traduttori,
interpreti, relatori e formatori.
L’Unità di missione semplice (UMSe) rete etnografica dei piccoli musei ed
ecomuseale esaminerà le domande pervenute e attribuirà il relativo punteggio
sulla base del grado di corrispondenza con le finalità della legge, della
qualità, precisione e grado di definizione del progetto, delle sinergie
condivise con altri musei o siti di interesse etnografico, dell’impostazione
organizzativa e amministrativa; del grado di autofinanziamento previsto. Il
contributo è concesso nella misura massima dell’80% della spesa ammissibile e
non potrà comunque superare i 6.000 euro. Le domande dovranno pervenire
entro il 10 settembre 2023.