mar 01 ago 2023 10:08 • Dalla redazione
L’analisi di Coldiretti TAA
TRENTO. A
subire le conseguenze dei rincari di benzina e gasolio è l’intero sistema
agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad 1/3
sul totale dei prezzi al consumo per frutta e verdura che fanno registrare
rispettivamente un aumento del 13,9% e del 20%. E' quanto afferma la Coldiretti
nel commentare i dati Istat sull’inflazione a luglio che fanno registrare un
aumento del 10,7% per i prezzi dei prodotti alimentari rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente.
"In un Paese come l’Italia – sottolinea li presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi - dove l’88% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l’aumento di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori.
Uno scenario preoccupante che alimenta l’inflazione e pesa sul carrello degli italiani che hanno speso quasi 4 miliardi in più per mangiare di meno".
Una situazione che aggrava anche il gap competitivo dell’Italia a causa dei ritardi infrastrutturali con il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante che a livello nazionale è pari a 1,12 euro/ chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro) secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga. In tale ottica l’aumento delle risorse per la logistica è strategico in un Paese come l’Italia – spiega Coldiretti – dove il trasporto merci su gomma è sempre più soggetto al caro carburanti.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – conclude Coldiretti - può essere determinante insieme ai contratti di filiera fondamentali per lo sviluppo di prodotti 100% italiani per dare opportunità di lavoro e far crescere l’agroalimentare Made in Italy, in un contesto di grande instabilità internazionale e di aumento dei tassi da parte della Bce.