MEZZOCORONA. È nata il 26 novembre 1925 a Castione di Brentonico. Nei giorni scorsi Fidalma Giuliacci ha raggiunto l'invidiabile traguardo dei 100 anni di età. Un secolo di vita, raggiunto con una forma e una lucidità e determinazione invidiabili.
Quando aveva 5 anni avvenne il trasferimento a Gioiella, provincia di Perugia, località della quale il papà era originario. Erano anni difficili. Fidalma e la sorella Elisa, di due anni più grande, vennero messe in un collegio delle suore di don Bosco. È lì dentro che Fidalma apprende tutti i lavori di sartoria e ricamo e maglieria. Grazie agli insegnamenti delle suore diventa una brava magliaia ed esperta rammendatrice. Il periodo del collegio è quello del ventennio fascista. “Eravamo obbligate – racconta - ad andare alle parate vestite da figlie delle lupa, le più piccole, e da piccole italiane quelle più grandicelle”.
Nel periodo del collegio le sorelle Giuliacci rimangono orfane di entrambi i genitori, saranno le suore a prepararle alla vita seguendole per tutta la loro giovinezza, rimanendo in contatto con loro anche dopo il matrimonio.
“Dopo il collegio – ricorda Fidalma – dividevamo una stanza in affitto dalla mamma della nostra amica Gilda, andando a lavorare come magliaie e, a cottimo, alla sera, cucivamo maglie e altri lavori per quello che era uno dei nomi prestigiosi della sartoria perugina e italiana: Luisa Spagnoli”. Appena terminata la guerra, Fidalma e la sorella ritornano in Trentino.
Viaggiando su mezzi di fortuna attraversano un'Italia distrutta. Macerie ovunque. Trova lavoro in ospedale a Rovereto, come guardarobiera principalmente ma anche assistente ai malati. Le vengono assegnati dalle suore i compiti più delicati come i camici dei medici (le cui asole dovevano essere eseguite alla perfezione) e nel tempo libero i ricami per la chiesa dell'ospedale.
Conosce Gino Endrizzi, da poco tornato dal campo di concentramento. Si innamorano e decidono di sposarsi e costruire insieme una vita nella fede, sempre fiduciosi nella "divina provvidenza". Gino di professione è cameriere, nel tempo libero è impegnato nel sociale. Mettono al mondo 4 figlie: Mariangela, Mariapia, Luigina, Giovanna.
Oltre a fare la casalinga, Fidalma continua a cucire, a ricamare e a fare la magliaia. Ogni giorno è un alzarsi presto a lavorare senza risparmiarsi. Le figlie crescono e si sposano, Gino qualche anno fa ha terminato il suo viaggio terreno.
Il tempo passa e per Fidalma Giuliacci, lontana parente del famoso meteorologo, sono arrivati i cento anni di vita. La passione per il cucito e la maglieria non sono scemate e ogni tanto qualche lavoretto di taglio, cucito e maglieria la nostra centenaria se lo concede mentre passa le giornate nella sua casa di Mezzocorona. A turno la accudiscono le figlie, grate di poter godere ancora dell'affetto incondizionato e dei consigli della loro cara mamma. Il giorno del suo centesimo compleanno hanno fatto visita a Fidalma Giuliacci, per portarle gli auguri di tutti gli abitanti della borgata, il sindaco Mattia Hauser e il vicesindaco Fabio Andreis. Anche il parroco ha voluto portare il suo saluto e la sua benedizione.

