gio 31 dic 2020 • By: Sandro de Manincor
L’incertezza e la confusione dominano su tutto
Non sarà certamente un Natale normale, una festa serena, non sarà il simbolo, oltre che religioso, anche dello stare insieme all’insegna del “Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoiâ€.
L’assurda situazione in cui ci troviamo ci sta obbligando a cambiare tutte le nostre abitudini. Mascherine a celare sorrisi ed emozioni, distanze obbligate e niente strette di mano, abbracci e gesti affettuosi. E una ostentata quanto falsa accettazione, continuando a fare buon viso a cattivo gioco, invece di urlare al mondo che, pur capendo l’emergenza che ci assale e ci preoccupa, ne abbiamo veramente piene le scatole e non riusciamo a credere che le nostre vite siano in gabbia. La dimostrazione pratica l’abbiamo dai brevissimi sfoghi non appena qualche maglia della rete si allarga e migliaia di persone corrono a fare shopping, a bersi l’aperitivo, a tornare alle vecchie abitudini di stare insieme, quelle che oggi con un termine orrendo e punitivo chiamano “assembramentiâ€.
Aggiungiamoci pure l’incertezza e la confusione con decisioni prese e regolarmente smentite, con opinionisti che dicono tutto e il contrario di tutto, con lobbies che difendono i loro interessi costi quel che costi, con le giuste grida di dolore delle categorie economiche, con i ristori per tutti ma non per chi deve ristorare, con i coprifuochi e l’Italia a colori a farla da padrone.
Ecco allora che in questo Natale il dono e il regalo assumeranno un valore tutto particolare, con la speranza che almeno Babbo Natale abbia l’autocertificazione per muoversi liberamente. Nelle pagine del nostro forum ne analizziamo vari aspetti e storie, e pure il significato che, al di là degli aspetti venali, ha fatto dichiarare al nostro premier che questo sarà un Natale “spiritualeâ€. Strana affermazione se la confrontiamo con le code davanti ai centri commerciali. Nel frattempo l’infodemia continua e diventa ogni giorno più aggressiva e pericolosa. Televisioni, giornali, siti di informazione ci bombardano quotidianamente con dati, opinioni, e commenti tutti dedicati esclusivamente al virus. E questo ci ha contagiato e oramai l’unico argomento che domina qualsiasi conversazione interpersonale è proprio il Covid, il numero e tipo di tamponi, le quarantene ecc. ecc.
Non si parla d’altro e c’è voluta la scomparsa del mito Maradona per staccare un attimo. Ma forse non ci rendiamo conto dei gravi danni psicologici che questa situazione sta provocando. Il numero dei disagi e delle patologie psichiche sta aumentando vertiginosamente, gli attacchi di panico e le ansie sono denominatore comune di tante esistenze, e purtroppo hanno provocato anche conseguenze gravi e gesti estremi. Non voglio certamente sminuire la gravità dell’epidemia, ma sicuramente l’unico dono che serve per questo Natale è la serenità .
Una serenità intelligente che permetta di affrontare le giornate, recuperare qualche rapporto umano anche se a distanza, e affrontare gli innumerevoli problemi quotidiani e le varie situazioni con lucidità , guardando e immaginando il futuro. Basterebbe un po’ di chiarezza e di responsabilità da parte di chi deve prendere decisioni e tanta sensibilità nella macchina dell’informazione senza dover a tutti i costi inseguire lo scoop. Basterebbe smetterla di dedicare tutte le trasmissioni, anche quelle di intrattenimento, a virologi diventati star, a politici a caccia di poltrone, a improbabili influencer in cerca solo di visibilità , a commentatori disinformati. Dobbiamo dire basta e solo allora potremo riappropriarci della nostra vita e recuperare la serenità , vera forza della vita, come la definiva Rita Levi Montalcini.
La scienza intanto farà il suo corso, trovando le soluzioni appropriate, nel silenzio dei laboratori. Solo allora potremo vivere un buon Natale, con il giusto spirito; un Natale “spirituale†appunto! Perché la serenità , non è libertà dalla tempesta, ma pace in mezzo alla tempesta.
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