lun 29 apr 2024 09:04 • By: Giacomo Poletti
L'estate probabilmente darà il meglio di sè nella parte finale
La curiosità per le previsioni del tempo a volte non ha confini, nemmeno dal punto di vista temporale. A chi non è mai capitato di chiedersi come sarà l’estate, o se il prossimo inverno sarà nevoso oppure no?
Le previsioni del tempo “classiche†non ci danno risposte: la loro affidabilità , come noto, varia in base alla situazione e al parametro di interesse ma non va comunque mai oltre i 5-10 giorni. E nemmeno le mitologiche cipolle, la Luna o il calendario di Frate Indovino sono dei cecchini sul tema.
Ma un nuovo strumento scientifico forse poco noto - cioè una previsione stagionale - esiste. Ovviamente non si tratta di previsioni con dettaglio giornaliero, ma di proiezioni sulle anomalie attese su larga scala nei mesi successivi per quanto riguarda le temperature e le precipitazioni (e non solo). Queste previsioni, fino a pochi anni fa sostanzialmente sperimentali, oggi stanno prendendo piede almeno per cercare di capire le tendenze; si basano principalmente su alcuni cicli di lunga durata, ad esempio delle temperature dei mari (dall’alternanza Nino/Nina, ad altre oscillazioni periodiche come la Nao, l’oscillazione nord atlantica). L’acqua, infatti, avendo notevole capacità termica, tende a mantenere per molte settimane eventuali anomalie di temperatura con effetti che si riverberano sulla circolazione atmosferica.
Le prestazioni di questi nuovi modelli fino al 6° mese di previsione sono migliori rispetto al prevedere la semplice media climatica del luogo. Ergo, vale la pena darci un’occhiata, pur senza considerarle infallibili; negli ultimi anni specie sulla stagione estiva, gli errori non sono mancati.
“Giochiamo†senza pretese di infallibilità , allora, e andiamo a vedere quali sono le previsioni stagionali per le valli del Noce secondo il centro di calcolo europeo Ecmwf, reperibili qui (https://climate.copernicus.eu/seasonal-forecasts) per i più curiosi e pubblicate al giorno 8 di ogni mese. L’ultima corsa del modello, per quanto riguarda le precipitazioni, non vede grandi anomalie fino a giugno, ma piuttosto una tendenza progressiva dell’estate a diventare via via più secca e calda con il passare dei mesi. La previsione per maggio, ad esempio, mostra piogge nella norma, con totali generosi oltralpe, in Austria. Per giugno quantità di pioggia totale ancora normale; da luglio, invece, sul Mediterraneo (ma in realtà non sulle Alpi) si affacciano anomalie negative, con poca pioggia dovuta a una maggiore ingerenza dell’anticiclone africano: non sarebbe una novità visti gli ultimi anni. Per agosto la tendenza si rafforza poiché il modello ipotizza un mese probabilmente secco anche in Trentino, anche se come sappiamo i nostri monti sono sempre in grado di produrre qualche temporale localizzato.
Veniamo ora alle temperature: anche in questo caso il trend è simile, con il caldo che prenderà piede soprattutto nella seconda metà dell’estate. A maggio e giugno le temperature saranno calde ma senza eccessi, con anomalie ipotizzate attorno a 1°/1.5° rispetto al periodo di riferimento 1993-2015. Da luglio in avanti si “decollaâ€: temperature calde a luglio e molto calde ad agosto, a conferma quindi di una estate che probabilmente darà il meglio di sé in termini di caldo e bel tempo nella parte finale o quantomeno da luglio in avanti. Vedremo quindi solo nei prossimi mesi se la previsione si sarà rivelata affidabile, considerate le premesse di inizio articolo.