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Rifiuti: quanto ci costano

Rifiuti, la Val di Sole punta sul sistema a calotta

mer 19 feb 2020 15:02 • By: Lorena Stablum

L’obiettivo aumentare di 5 punti la differenziata. Il 15% dei residenti non è mai andato ai Centri raccolta

L’obiettivo è far crescere di almeno 5 punti percentuali il tasso di raccolta differenziata dei rifiuti che oggi in Val di Sole si aggira intorno al 68%. Oltre che adeguarsi al decreto del Ministero dell’Ambiente 20 aprile 2017, che prevede che i Comuni, dove è prevista la tariffa, adottino sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti. Un passaggio obbligato questo dal momento che la Provincia ha stabilito di non concedere più deroghe ai territori non conformi al dettato della normativa, ma che si è voluto anche per incentivare la raccolta differenziata e intercettare quel 15% di residenti che in questi anni non si sono mai recati ai Centri raccolta.

Dal 1° gennaio, quindi, in accordo con i Comuni di Cavizzana, Caldes, Terzolas, Rabbi, Malé, Croviana, Dimaro Folgarida, Commezzadura e Mezzana, la Comunità della Val di Sole, che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti su delega delle amministrazioni comunali, ha introdotto un sistema puntuale del rifiuto indifferenziato (secco) in modo da poter registrare il numero dei conferimenti effettuati da ciascuna utenza nell’arco dell’anno.

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Nelle scorse settimane i cittadini dei Comuni in questione hanno ricevuto la tessera magnetica che, d’ora in avanti, consentirà di aprire le calotte elettroniche installate sul coperchio di cassonetti stradali o seminterrati. Per i Comuni dell’alta valle, invece, il cambiamento non si è reso necessario dal momento che nel corso del 2019 i consigli comunali di Peio, Ossana, Vermiglio e Pellizzano hanno deciso di istituire la tassa sui rifiuti (Tari) sebbene, in base agli accordi, anche questi territori avrebbero deciso di adeguarsi al nuovo sistema di misurazione in modo da evitare fenomeni di migrazione dei rifiuti. Dopo l’annullamento della gara d’appalto per la fornitura delle calotte da parte del Tar a seguito del ricorso presentato dalla terza azienda classificata, i dispositivi elettronici infatti sono stati velocemente noleggiati per consentire almeno ai Comuni che prevedono la tariffa di mettersi in regola. Nel corso del 2020, però, la Comunità di valle bandirà di nuovo la gara d’appalto per l’acquisto delle calotte per tutti e 13 i Comuni e il sistema sarà esteso così a tutta la valle.

Il principio, che sta alla base del sistema delle calotte, è «chi inquina paga». Con la tariffa puntuale i cittadini pagheranno perciò un importo commisurato all’effettiva quantità di rifiuti urbani consegnati al servizio pubblico: per ogni apertura della calotta verrà conteggiato uno svuotamento pari a 30 litri anche se sarà comunque prevista una quota minima al fine di disincentivare l’abbandono di rifiuti e si stanno ipotizzando agevolazioni e riduzioni per rifiuti particolari, come pannolini per bambini e anziani e tessili sanitari. Inoltre, la riduzione del rifiuto secco permetterà un risparmio sullo smaltimento oltre che assicurare benefici ambientali e sociali. Nelle prossime settimane, i Comuni saranno chiamati ad approvare i nuovi regolamenti Tia per la definizione dei criteri di determinazione delle tariffe, così la Comunità dovrà approvare il regolamento per la disciplina del servizio di gestione dei rifiuti.



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