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Dalla parte dei pelosi (e non)

Tenere un animale esotico

mar 17 nov 2020 11:11 • Dalla redazione

Cosa dice la legge

Da tempo gli animali da compagnia comprendono molte più specie rispetto ai classici gatti, cani, pesci e uccellini. Animali esotici vivono nelle nostre case e non sempre è chiaro che la loro detenzione deve rispettare una precisa normativa e non sempre essa è permessa dalla legge.

In particolare, i valori che le norme tutelano vanno dalla salute umana, alla protezione della fauna autoctona, al benessere dell’animale esotico che si trova a vivere in condizioni assai diverse da quelle riferite al territorio di provenienza e magari mal sopporta la cattività. Ogni stato ha un propria normativa e per questo è bene verificare caso per caso.

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In generale, la commercializzazione di certe specie è punibile per legge.

In Italia facciamo riferimento al D.L. 230 del 15 dicembre 2017, che recepisce il Regolamento europeo per prevenire e gestire l’introduzione delle specie esotiche considerate particolarmente invasive dall’Unione Europea. L’elenco comprende 49 specie invasive, ritenute le più pericolose. Per esse sono severamente vietate l’introduzione e il transito nel territorio nazionale, nonché la detenzione, l’allevamento e lo scambio, sia a titolo gratuito che commerciale.

Tuttavia, quanti avevano già in possesso simili animali prima dell’entrata in vigore della legge hanno potuto mantenerli, previa comunicazione al Ministero dell’Ambiente.

Tra le specie invasive che in Italia NON possono essere entrare nel novero degli animali domestici figurano:

Rana toro americana

Testuggine palustre americana

Mangusta indiana

Nutria

Procione

Topo muschiato

Scoiattolo grigio

Scoiattolo volpe

Inoltre, la legge italiana vieta di mantenere come animali domestici animali esotici minacciati di estinzione, recependo la convenzione di Washington del 1973.



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